‘Chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che lascia ma non sa quello che trova’, recita il proverbio. Per fortuna, però, non è così per tutti e se c’è chi fa del detto un vessillo che ben riflette una certa tendenza italiana al conservatorismo, c’è anche chi disattende le aspettative… imboccando la strada nuova. Meno male! – verrebbe da dire – perché i colpi di testa sono il sale della vita: senza, non esisterebbero le svolte, non ci sarebbe bellezza. E nemmeno le fiabe dove l’eroe – dalla notte dei tempi – si mette in viaggio verso una meta ignota, che lo conduce alla scoperta del tesoro e di se stesso.

La storia di Alessandra Ferretti, segue questo filone. E’ una storia di cambiamento,  che nasce dalla capacità di ridisegnare la propria vita: partendo dal presente per arrivare al futuro, che sempre e comunque di presente si nutre. Son cose che capitano, oggi più di ieri, complice – spesso e volentieri – la crisi, che decostruendo parecchi falsi equilibri, ha spinto molti a battere nuove vie. E’ su questa scia che sono nati nuovi lavori e figure professionali inedite. La storia di Alessandra Ferretti rappresenta una variazione sul tema. Vediamo perché.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Punto primo: in questo caso, la crisi non c’entra. “Di lavoro, facevo l’avvocato – racconta Alessandra – E’ in questa direzione che avevo costruito il mio percorso di studi e la mia carriera. Però… c’era un però: non ero felice. Per diversi motivi che andavano oltre il piano economico. A livello intellettuale non mi sentivo abbastanza stimolata e sul piano dei rapporti umani… bè, la mia idea di relazione con gli altri è qualcosa di molto diverso. Di più genuino, direi. Il bisogno di fare qualcosa per gli altri, unito alla mia natura fantasiosa – che mal si adattava al mondo dei tribunali e degli uffici – mi ha spinta a ‘fare il saltoe a mettermi in gioco in una posizione completamente nuova per me.

Detto, fatto: tolti i panni di avvocato, Alessandra veste il camice da estetista… ma lo fa solo dopo qualche anno di studio matto e disperatissimo che la porta, in realtà, a rivedere e ricostruire il ruolo dell’estetista partendo dalle radici. Conferendogli una profondità e uno spessore professionale che smentiscono il cliché che assimila l’estetista alla classica oca, bellina ma con la testa vuota. “Cosa mi ha portato a puntare sull’estetica? – Alessandra ci pensa un po’ su prima di rispondere – E’successo tutto un po’ per caso… come un colpo di fulmine per qualcuno di cui non sai assolutamente nulla. Ciò che sentivo, però, è che il mondo dell’estetica – così diverso da quello a cui ero abituata, aveva delle potenzialità enormi. E poi sentivo (così, in modo del tutto istintivo) che quel mondo così nuovo e tutto da esplorare, mi avrebbe permesso di esprimere la mia personalità. La parte di me più vera.

E’ così che, passo dopo passo, Alessandra Ferretti  ha posto le basi per la nascita di un’attività tutta sua. Nel 2003, a Genova, ha aperto i battenti Beauty Time: un centro estetico all’avanguarda. Parola d’ordine: il binomio tecnologia e natura, due termini che – anziché fare a pugni – sembrano andare perfettamente a braccetto. Un esempio, anzi due? La crema anti-acne Reacnel, prima di tutto: un prodotto (di cui riparleremo) che nasce nel cuore della campagna Toscana, dagli esperimenti di un’arzilla zietta’… ma che non ha niente a che vedere con le solite creme basate su soli principi attivi naturali (i cosiddetti fitoestratti): tanto genuini, quanto – purtroppo – inefficaci. E poi c’è l’innovativo metodo di dimagrimento (o meglio, di riduzione localizzata) testato dopo anni di studi ed esperienza e basato su un approccio tecnologico all’avanguardia.

Un’attività ad ampio raggio, quella di Alessandra. In cui l’aspetto più innovativo, tuttavia, è rappresentato dalla visione d’insieme: la risposta – modernissima – a una domanda potenzialmente pericolosa come ‘cos’è la bellezza, oggi?’  “La bellezza? – Alessandra non ha dubbi – Per me, è un concetto del tutto svincolato dal dato anagrafico… dalla classica equazione bellezza=gioventù. La bellezza è qualcosa che va al di là degli stereotipi: ci sono inestetismi che fanno parte della nostra personalità.  Per me bellezza e’ anche energia, diversità ma soprattutto personalità . Ognuno di noi è la sintesi di diversi personaggi, abbiamo tutti un lato ‘ombra’… perché nasconderlo, visto che fa parte di noi? La bellezza non corrisponde a un concetto astratto (e irreale) come la mancanza di difetti, ma dalla loro armonia. Cosa c’è di più bello che vedere una donna non più giovanissima che non si lascia andare, che si prende cura di sé senza per questo diventare ossessiva? Una donna  che si sente piena di energia e sorride fiera di sé? Il corpo, d’altra parte, è il tempio dell’anima.

Condividi su:
RedazioneBuoneNotizie

RedazioneBuoneNotizie

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici