Dopo anni di silenzio, ecco che tutto a un tratto decine di denunce a carico delle star di Hollywood si sono materializzate su episodi (accaduti ormai nel secolo scorso), alcuni di una irrilevanza che dovrebbe farci profondamente riflettere (sulla eco che i media stanno dando alla questione).

Se volessimo essere onesti con noi stessi e con quella che è la cultura in cui siamo nati e cresciuti, diremmo che si tratta di fatti assolutamente normali, come spiega egregiamente Chayn Italia in questo post pubblicato su Medium sui 7 motivi per cui così tanti uomini non capirebbero il consenso sessuale, tra cui le star di Hollywood, appunto.

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Ecco invece il motivo per cui tutti i VIP sono sotto accusa proprio adesso, tutti insieme: il mondo delle news è ciclico e dura normalmente (in Italia) circa una settimana. Sentirete parlare insistentemente dello stesso argomento per 7 giorni, in modo più o meno approfondito, circostanziato, futile, banale o banalizzato, finché la notizia non è più di interesse generale. Poi, si passerà alla prossima notizia (che tipicamente sarà qualcosa del tipo “L’Italia nella morsa del gelo”, se siamo in inverno, oppure “Arriva l’anticiclone africano: 40 gradi percepiti”, se siamo in estate, ovviamente con immagini di anziani che si bagnano la fronte vicino a una fontanella).

Ricordo lucidamente quando, alcuni anni fa, avvenne un grave incidente ferroviario di cui ovviamente diedero notizia tutti i mezzi di comunicazione. Sono cose che purtroppo accadono, raramente per fortuna. Ma quella settimana, probabilmente, un particolare e raro “allineamento astrale” ne fece accadere una decina tutti insieme. Se ne parlò in tutte le salse per una settimana. Ogni giorno ce n’era uno, in ogni angolo del globo. L’ultimo episodio che sentii in un servizio al telegiornale, a una settimana di distanza dal primo, esordiva così: “Nuovo incidente a Milano Centrale: pendolari bloccati all’interno del treno”. Nel servizio si vedeva un vecchio treno regionale, quello coi vagoni bianchi e verdi e le porte a soffietto, fermo al binario con le porte chiuse e i poveri pendolari in attesa che qualcuno le sbloccasse. Ora, va bene tutto, ma definirlo un incidente ferroviario per cavalcare l’hype del momento, mi è sembrato un po’ esagerato. Lo definirei più un caso ordinaria amministrazione (e di pessimo giornalismo).

Ovviamente il servizio diede ampio spazio alle lamentele dei passeggeri una volta scesi dal treno, perché in fondo, a noi italiani, piace così tanto lamentarci che ci abbiamo fatto dei format interi, come Quarto Grado o Quinta Colonna (solo per citarne alcuni). Ma di questo parlerò in altro post.

 

(Foto: Britney Spears. Fonte: affaritaliani.it)

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Silvio Malvolti

Silvio Malvolti

Ho fondato BuoneNotizie.it nel 2001 con il desiderio di ispirare le persone attraverso la visione di un mondo migliore. Nel 2004 ho costituito l'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, che oggi gestisce questa testata: una sfida vinta e pluripremiata.

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