Sostenibilità

Il risveglio del gigante Etna

di 27 Febbraio 2003No Comments

Gli studiosi dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia hanno ufficialmente confermato che la recente eruzione dell’Etna, dopo ben tre mesi di esplosioni e colate laviche, si è definitivamente conclusa. Per il momento quindi, i siciliani possono tirare un sospiro di sollievo. Ma le evoluzioni del vulcano più alto d’Europa non si fermano qui: al contrario, secondo i vulcanologi, le eruzioni del 2001 e del 2002 potrebbero essere solo un assaggio, le prove generali che precedono la vera ripresa dell’attività. La rivista Science ha recentemente pubblicato un articolo in cui Domenico Patanè, direttore dell’Istituto, e il suo gruppo di collaboratori rivelano i risultati di anni di ricerche. Dal 1994 si sono verificati nelle zone limitrofe all’Etna, una serie di terremoti: ciò ha determinato un accumulo di magma sotto il vulcano, che, a causa della continua pressione, ha poi generato le recenti eruzioni. La camera magmatica però non si è ancora estinta, anzi è in costante crescita, e la pressione che esercita sulle rocce potrà essere la causa di nuove eruzioni, ancora più potenti e pericolose. Al momento, gli studiosi non sono in grado di stabilire le modalità e i tempi in cui si verificheranno queste nuove uscite di lava. L’unico modo per prevedere quanto l’ex gigante buono ci riserva consiste infatti tenerlo sotto controllo, monitorando costantemente la sua attività.

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Silvio Malvolti

Silvio Malvolti

Ho fondato BuoneNotizie.it nel 2001 con il desiderio di ispirare le persone attraverso la visione di un mondo migliore. Nel 2004 ho costituito l'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, che oggi gestisce questa testata: una sfida vinta e pluripremiata.

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