Sostenibilità

Inaugurato in Ungheria eco-edificio tutto italiano

di 30 Giugno 2008No Comments

Un edificio ad impatto zero costruito in Ungheria è una buona notizia. Se l’eco-complesso è “made in Italy” le buone notizie sono due! E’ stato inaugurato a Budapest l’eco-edificio che ospiterà il REC, una task-force internazionale per l’ambiente delle aree est-europee. La firma del progettista per la costruzione della eco-sede del REC (Regional Environmental Center for Central and Eastern Europe ) e l’impegno del Ministero dell’Ambiente sono tutte italiane, dal project leader (il professore del Politecnico di Milano, Butera) allo studio di realizzazione.

“Sono molto soddisfatto di questa concretizzazione – ha commentato Corrado Clini, presidente del REC e direttore generale del Ministero dell’Ambiente del Territorio e del Mare – ritengo infatti che lo strumento della cooperazione possa essere considerato un valido volano per l’innovazione. Questo è il secondo edificio eco-intelligente, dopo quello realizzato in Cina, che nasce da un progetto italiano di eco-cooperazione”.

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L’Italia sembra particolarmente efficiente nel portare all’estero le sue competenze verdi. Il suo obiettivo è connettere i diversi paesi per promuovere nell’Europa centro-orientale tecniche e strumenti per far fronte al protocollo di Kyoto. Agricoltura sostenibile, supporto alle istituzioni per eco-programmi, piani di riduzione della CO2 sono i temi su cui l’ “Italian Trust Fund” (il fondo di cooperazione italiano) accompagnerà gli ungheresi.

L’edificio, completamente autosufficiente dal punto di vista energetico grazie ad un sistema fotovoltaico capace di produrre 29,5 kWp, è stato progettato con i criteri dell’architettura sostenibile da uno studio palermitano. Per questo il riscaldamento e il raffrescamento sono garantiti da una pompa di calore geotermica. Il Centro è situato a Szentendre, vicino a Budapest, ed è il primo eco-palazzo a zero emissioni di tutta l’Europa centro orientale e il terzo nel mondo.

“Questa cooperazione ambientale – continua Clini, – costituisce un’opportunità per la crescita economica e sociale secondo un modello di sviluppo sostenibile dei paesi dell’Europa centro orientale, che soffrono ancora di un grave deficit ambientale. Il centro rappresenta un modello di edificio eco-intelligente che utilizza materiali e tecnologie ad alta efficienza energetica ed ambientale e può quindi diventare uno strumento di promozione per le tecnologie e le progettazioni italiane”.

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Francesca Farina

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