Un grande risparmio di energia e un’azione benefica per l’ambiente: sono questi i due risultati più importanti legati all’utilizzo dei “certificati bianchi”, il meccanismo per migliorare l’efficienza energetica grazie all’uso di attrezzature e tecnologie più innovative ed efficaci, introdotto in Italia per il quinquennio 2005-2009.

I risultati, resi noti recentemente da parte dell’Autorità per l’energia, evidenziano un risparmio notevole: oltre 7 miliardi di kWh, l’unità di misura dell’energia elettrica delle abitazioni, risparmiati ogni anno. La cifra è impressionante se si pensa che è pari a circa il 2% dei consumi elettrici nazionali. Ma oltre al risparmio sui consumi, l’utilizzo di tecnologie più funzionali nelle abitazioni, nei servizi e nell’industria ha evitato l’immissione in atmosfera di 22,5 milioni di tonnellate di CO2, e, parallelamente, è stato evitato l’utilizzo di 8,5 tonnellate equivalenti petrolio (TEP), pari ai consumi annui di una città di 2 milioni di abitanti.

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Il Rapporto dell’Autorità per l’energia indica anche quale siano state le tecnologie che hanno permesso di raggiungere questo importante obiettivo. Ad avere la meglio sono state quelle legate agli usi elettrici civili come i kit per il risparmio idrico, elettrodomestici e lampadine a basso consumo, climatizzatori, scaldabagno e caldaie ad alta efficienza o  il cosiddetto solare termico. Accanto a questo settore, si collocano gli interventi di riqualificazione sui sistemi di riscaldamento, sull’impiantistica industriale e sull’illuminazione pubblica.

Nelle tasche dei consumatori, questi benefici si sono tradotti con bollette più leggere: secondo i dati dell’Autorità dell’energia, il contributo tariffario erogato, senza l’utilizzo di questi dispositivi, sarebbe stato dalle 6 alle 12 volte più alto.

Tuttavia, lo stesso rapporto, congiuntamente con quello Statistico Intermedio per l’anno 2010, mostra un segnale di affanno rispetto agli ottimi risultati conseguiti nel primo quinquennio di introduzione dei certificati.

Numerose le soluzioni proposte per aggiornare il meccanismo, come prorogare la durata dei “certificati bianchi” oltre il 2012, almeno fino al 2020, dato che ora la  loro durata è stata estesa solo per il triennio 2010-2012.

Il meccanismo dei “certificati bianchi”, o “titoli di efficienza energetica” è stato introdotto dai decreti ministeriali 24 aprile 2001, successivamente sostituiti dai D.M. 20 luglio 2004 e aggiornati dal D.M. 21 dicembre 2007.  Punto fondamentale di questi decreti ministeriali, è stata l’introduzione di un obbligo, per le società di distribuzione di energia elettrica e di gas naturale, di incrementare l’efficienza e il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

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Isabella Berardi

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