Migliora la qualità dell’aria, aumenta l’uso del fotovoltaico e del termico sugli edifici comunali, e aumenta, seppur di poco, anche la raccolta differenziata: sono questi alcuni dei dati positivi contenuti nel rapporto ISTAT sugli Indicatori ambientali urbani relativi al 2010. Il report fotografa la situazione delle nostre città, analizzando parametri quali la qualità dell’aria, la percentuale dei rifiuti urbani e della raccolta differenziata, l’uso dell’acqua, l’attenzione all’ecocompatibilità, dimostrando che la situazione può e deve essere migliorata.

Diminuiscono le PM10: secondo i dati monitorati da apposite centraline, il numero medio dei giorni di superamento della soglia limite per la salute umana è stato pari a 44,6 giorni. Rispetto al dato del 2009, dove le giornate erano 54,1, la diminuzione è stata quindi  del 17,5%. Un dato, però, che deve far registrare un’ulteriore diminuzione, se si vuole raggiungere la soglia dei 35 giorni imposta dall’Unione Europea. Complici di questo risultato positivo, secondo il rapporto ISTAT, sono stati i fattori meteo-climatici, ma anche la maggiore diffusione di auto meno inquinanti e la limitazione della circolazione in molti comuni, oltre le modifiche apportate dalle amministrazioni comunali alla viabilità urbana.  Le città a far registrare le perfomance migliori nella diminuzione dei giorni di superamento dei limiti sono state Napoli, dove le giornate in meno sono state 75, Bari con 38 giorni e Roma con 28 giornate in meno. Mentre le città più virtuose, cioè dove le 35 giornate annue non sono state raggiunte,  sono Genova, Catania e Bari.

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Aumenta l’uso di energia prodotta dalle fonte rinnovabili per le Amministrazioni italiane: secondo il dato ISTAT, l’aumento della potenza media dei pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici è stato del 114,9%, mentre il termico ha fatto registrare una crescita pari al 16,9%.

Un ulteriore aumento, anche se di poco, viene registrato dalla raccolta differenziata. Il dato 2010 è pari a 31,7%, in aumento di 1,4 punti percentuali sull’anno precedente.

Più attenzione, infine, anche al consumo di acqua: un parametro che, da nove anni consecutivi, registra un andamento in diminuzione. Nel 2010, la variazione è stata dell’ -1,9% rispetto all’anno precedente. La contrazione dei consumi di acqua testimonia una maggiore attenzione nell’utilizzo della risorsa idrica.

I dati pubblicati dall’ISTAT sono in linea con altri report presentati di recente. Le sfide per il prossimo anno – oltre al consolidamento degli obiettivi fino ad ora raggiunti – saranno relative all’inquinamento acustico, in sensibile aumento rispetto al 2009.

Ambiente in Italia: i dati positivi del rapporto 2010 
Italia: boom fotovoltaico. A Catania la più grande fabbrica di pannelli solari 
Napoli risorge attraverso Facebook 
Raccolta differenziata al 94% in un picolo comune di Salerno

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Isabella Berardi

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