Un viaggio su due ruote dalle ciclabili dell’Europa del Nord fino ai fiumi del Modenese: il turismo sostenibile sbarca nelle terre colpite dal terremoto. L’iniziativa si chiama “Bici a fiumi” ed è promossa dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta (Fiab) e dal Circuito delle Città d’Arte della Pianura Padana.

“Bici a fiumi” è più un programma che una metafora: l’obiettivo della Fiab consiste, infatti, nel completare un anello ciclabile che, costeggiando i fiumi Secchia e Panaro, partirà da Concordia e, passando per Mirandola, sboccherà nei pressi dell’ex ferrovia di campagna di Finale Emilia.In pillole: 90 km di ciclabile che si snoderanno attraverso percorsi urbani e campestri, valorizzando turisticamente le zone colpite dal sisma e creando un circuito di scambio e interazione con le più frequentate ciclabili del Nord Europa.

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La Fiab ha quindi dato il via a un’estesa campagna di raccolta fondi, che avrà come testimonial il giornalista emiliano Vittorio Zucconi e che si propone, come obiettivo, il raggiungimento di 100 milioni di euro a cui dovrebbero aggiungersi i fondi raccolti dal Circuito delle Città d’Arte della Pianura Padana e da altre associazioni che hanno aderito alla campagna. Quello che Fiab si propone è in realtà un duplice obiettivo: incrementare il turismo nelle zone colpite dal sisma offrendo nuove opportunità di sviluppo all’economia locale, ma non solo.

“Oltre all’aspetto cicloturistico, questo anello ciclabile favorirà anche gli spostamenti in bici di tutti i giorni dei residenti dei comuni modenesi” sostiene Antonio Dalla Venezia, presidente Fiab. Incrementare il turismo e supportare lo sviluppo della mobilità sostenibile, quindi: uno dei presupposti delle smart city che, passo dopo passo, iniziano a spopolare nella penisola e che potrebbero estendere anche al territorio extraurbano un modello di sviluppo green e a misura d’uomo.

 

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