Gli abitanti degli spazi urbani sono ormai poco abituati ad interagire con le specie animali, viste in genere più come molesti e vettori di malattie (zanzare, piccioni, passeri) che come componenti di un habitat, dotati di un ruolo ecologico a tutti gli effetti. La mia vicenda cominciò con la difficile impresa di identificazione dell’intruso responsabile del deposito di escrementi, apparso sul mio poggiolo. Non essendo un biologo né un veterinario pensai prima alle rondini, ma guardando in dettaglio le deposizioni, si intravedevano resti di ali di insetti mal digeriti. Eppure nessuna traccia di qualsivoglia pennuto. Piuttosto le tracce facevano pensare ad un animale simile ad un topo. Ma nessun roditore, per quanto ardito ed affamato potrebbe arrampicarsi in un muro liscio e perfettamente verticale fino ad un altezza di circa 7 metri. Il sospetto cadde dunque sui pipistrelli…

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