Attualità

Vietnam: operai in piazza contro lo sfruttamento

di 3 Aprile 2008Marzo 5th, 2017No Comments

Ventimila operai vietnamiti sono scesi in piazza contro la multinazionale Nike, già tristemente famosa per gli scandali del lavoro minorile nelle fabbriche a cui subappalta le proprie produzioni. In un paese assediato dallo sfruttamento di manodopera delle multinazionali occidentali, questo, che è il più grande sciopero nella sua storia, rappresenta un punto di svolta importante per un miglioramento deciso delle condizioni di lavoro dei vietnamiti, sia da un punto di vista economico, sia antinfortunistico, che etico. E’ particolarmente significativa, inoltre, la grande partecipazione femminile allo sciopero, ulteriore segno di un avanzamento culturale e sociale del paese.

I lavoratori, che appartengono tutti allo stesso stabilimento, chiedono a gran voce l’aumento del proprio salario, visto che un paio delle scarpe che loro producono, viene venduto in occidente ad un prezzo più alto del loro stipendio mensile.

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La goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stato il folle aumento dell’inflazione ed in particolare il prezzo del riso, aumentato del 25%. Eppure il Vietnam sta crescendo, visto che negli ultimi anni ha aumentato il proprio PIL dell’8%.

Da parte sua, la Nike afferma: “Riconosciamo che l’impatto dell’inflazione è duro per il popolo vietnamita” dice Chris Helzer, portavoce della multinazionale “e speriamo che il problema sia risolto rapidamente e in modo consensuale”.

Va ricordato che la storica azienda produttrice di abbigliamento sportivo è stata tra le prime a dotarsi di un codice etico per la trasparenza nei propri stabilimenti. Questo purtroppo non è servito anche nel recente scandalo in Pakistan, dove sono state riscontrate presenze di minori tra i lavoratori.

Una delle soluzioni possibili a questa piaga dei nostri tempi, potrebbe essere quella di obbligare le multinazionali ad un maggior controllo certificato delle fabbriche a cui subappaltano i lavori (i proprietari della fabbrica vietnamita sono infatti taiwanesi), in modo da debellare il lavoro minorile e garantire salari più dignitosi a lavoratori ad oggi fin troppo sfruttati.

(Immagine di “Gitgat Foto”)

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Fabio Artigiani

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