Una percentuale consistente degli alunni italiani dai 7 ai 19 anni esprime curiosità e simpatia nei confronti dei compagni di classe stranieri. Questo è emerso dall’indagine Eurispes e Telefono Azzurro sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, presentata a Roma il 16 dicembre.

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L’indagine ha coinvolto 3100 alunni della scuola primaria e secondaria di tutto il territorio nazionale. I dati rilevano che la metà degli alunni italiani condivide il proprio banco di scuola con ragazzi stranieri, le punte di maggiore densità scolastica di stranieri si registrano nel Nord, fino a scalare gradualmente nel Centro sud e nelle Isole.

L’atteggiamento prevalente nei confronti dei compagni di classe di diversa nazionalità è di curiosità, infatti il 30,7% dichiara di essere interessato a culture e tradizioni differenti, il 19,9% esprime simpatia, il 12,4% vuole conoscere persone estranee alla cultura dominante.

Soltanto il 23,2% si dichiara indifferente, mentre il 2,3% esprime odio e disprezzo.

Un sondaggio lanciato in occasione della campagna Unicef  “Io come tu” rivela inoltre che i giovani italiani sono molto più aperti agli stranieri dei loro genitori e degli amici più grandi.

Il quadro delineato da questa nuova indagine evidenzia un lento cambiamento d’approccio nei confronti della diversità. Il fatto che questo dato si registra prevalentemente nelle scuole e nelle università (es: Erasmus), sottende un segnale positivo per la convivenza civile e l’integrazione da parte delle nuove generazioni.

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Pasquale La Torre

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