Una lussuosa villa del valore di 1 milione e 200.000 euro, frutto degli affari della criminalità organizzata, è stata assegnata dall'”Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati e Sequestrati alla criminalità organizzata” (ANBSC) al Comune di Vasto (Chieti) e diventerà una casa-famiglia per minori in condizioni di disagio. 

Questa bella storia di ritorno alla legalità ha inizio tre anni fa, nel 2009, quando la Procura della Repubblica di Vasto ha deciso la confisca di un’enorme villa a due coniugi già noti alle autorità locali per le loro attività illecite e per l’appartenenza ad associazioni criminali tese al traffico nazionale ed internazionale di stupefacenti.

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Il lussuoso immobile, il cui valore è stato stimato in 1,2 milioni di euro, viene ora consegnato dall'”Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati e Sequestrati alla criminalità” al Comune di Vasto e, come annunciato in una recente conferenza stampa (nella foto) dal sindaco, Luciano Lapenna, e dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vasto, Francesco Prete, diventerà luogo d’accoglienza per minori disagiati.

Lo Stato c’è, dunque, e si vede. Tutto ciò è stato possibile grazie ad una Legge del 2008 che prevede il sequestro patrimoniale anche per reati non esclusivamente di “tipo mafioso”, ma più in generale legati alla criminalità organizzata. La Procura della Repubblica, dopo l’arresto dei coniugi prorietari dell’immobile di lusso, ha provveduto prima a sequestrare la sfarzosa villa e, poi, a confiscarla.

Una procedura che si conclude con il successo della giustizia e con la trasformazione di un “fortino dell’illegalità” in un luogo accogliente per bambini disagiati. Nonostante le mosse degli avvocati difensori della coppia ex proprietaria della villa, è assai improbabile che possano esserci “ripensamenti” sulla confisca, dal momento che l’Agenzia ha, di fatto, già assegnato definitivamente il bene al Comune di Vasto.

Davvero una buona notizia: si crea un importante precedente per quanto riguarda la lotta alla criminalità organizzata e la gestione dei beni sequestrati. L’episodio, però, è solo uno degli ultimi in ordine di tempo, tra le importanti decisioni che sono state prese a livello nazionale per proseguire su questa linea.

Numerosi sono i beni che vengono continuamente confiscati alla criminalità: è di questa settimana, infatti, il comunicato stampa dell'”Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati”  relativo alla destinazione di 24 beni mobili ed immobili confiscati in via definitiva alla criminalità organizzata (principalmente in Lombardia e Puglia), che saranno utilizzati dalla collettività a fini sociali, cioè per scopi ben diversi da quelli per cui erano stati concepiti.

Sono azioni importanti, fondamentali, che rimettono “in pari” la bilancia della giustizia. La prossima tappa di questo viaggio verso la legalità è raggiungere pienamente l’obiettivo e conservarne i risultati con premura, come  simbolo di una civiltà ritrovata.

 

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