Il premio Nobel per la Pace 2012 è stato assegnato oggi all’Unione Europea. Il prestigioso riconoscimento è andato quest’anno all’UE, garante da decenni della pacificazione del Vecchio Continente. “Il più importante risultato dell’UE è l’impegno per la pace, la riconciliazione e per la democrazia e i diritti umani. Il ruolo di stabilità giocato dall’Unione ha aiutato a trasformare la gran parte d’Europa da un continente di guerra a un continente di pace” si legge nelle motivazioni dell’assegnazione all’UE del Premio Nobel per la Pace.

“E’ un grande onore per l’intera Unione Europea, per tutti i 500 milioni di cittadini, aver ricevuto il Nobel per la pace” ha “twittato” José Manuel Barroso, Presidente della Commissione Europea. Anche il Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, si è detto “profondamente commosso e onorato”.  

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“Siamo tutti molto orgogliosi che gli sforzi dell’UE per la pace in Europa siano stati ricompensati”. L’UE “è il più grande operatore di pace nella storia”: è riuscita a stabilire la pace “in un Europa che nel XX secolo ha attraversato due guerre civili”. Questo il primo commento a caldo del Presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy.

Anche il premier italiano Mario Monti ha espresso le sue congratulazioni all’UE: “La formula stessa dell’integrazione per impedire la guerra e garantire la pace inventata dalla UE e sperimentata per decenni è oggetto di studio e ammirazione in altri parti del mondo”.

“Il premio è un incoraggiamento agli sforzi per la pace”, ha dichiarato il cancelliere tedesco Angela Merkel. Numerose sono le congratulazioni arrivare all’UE da molti Capi di Stato europei, sia attuali che passati, tra i quali l’ex presidente francese Valéry Giscard d’Estaing, uno degli artefici dell’integrazione europea, che oggi ha salutato con grande soddisfazione il Nobel per la Pace: “E’ giusto che questo straordinario sforzo che è stato compiuto dagli europei e dai loro leader per una pace duratura sul loro continente, storicamente luogo di guerra, sia premiato e onorato”.

Uno dei padri dell’integrazione europea negli anni ’80 ed ex Presidente della Commissione UE, Jacques Delors, ha detto che il premio incoraggerà i paesi che ne fanno parte ad accrescere la cooperazione, nonostante le crisi di percorso: “L’Europa va avanti nonostante le crisi, non è un fiume che scorre tranquillo, ma si consolida. Penso che tutti i capi di stato e i popoli prenderanno il Premio come incoraggiamento“.

Il Nobel all’Ue è “una decisione intelligente e lungimirante” e “soprattutto una conferma per il progetto di un’Europa di pace” ha dichiarato l’ex cancelliere tedesco, Helmut Kohl. Il Nobel per la pace “è anche un incoraggiamento per noi tutti a procedere sulla strada dell’Europa unita”, ha proseguito Kohl, anch’egli da annoverare tra i padri fondatori dell’Unione: “Come europei abbiamo tutte le ragioni di essere orgogliosi”.

Fonte:  ANSA

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