È arrivato al Centro di Emergency per i malati di ebola in Sierra Leone da solo, a fine settembre. Lì tutto è buio, la paura di morire tanta. Ma Ahmed Wurie aveva riconosciuto i sintomi e subito si era messo in cerca di un posto dove farsi ricoverare. Ahmed è rimasto nel centro di Emergency a lungo: le sue condizioni miglioravano, ma non era ancora fuori pericolo. Qualche giorno fa la bella notizia, Ahmed Wurie è guarito!

Questa è solo una delle storie a lieto fine che Emergency ha scritto negli anni. Una storia fatta di tanti medici che decidono di andare oltre la professione, per riempirsi di passione, coraggio, forza, amore per la vita e rifiuto della guerra e della violenza. Uomini e donne che salvano vite umane e lo fanno senza distinzioni di razza, colore politico e orientamento religioso.

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Ma non si può parlare dei 20 anni di questa grande associazione senza citare colui che, con dedizione assoluta, è stato il suo indiscusso fondatore, Gino Strada. Laureatosi in medicina all’Università Statale di Milano nel 1978 e successivamente specializzatosi in chirurgia d’urgenza, Strada ha poi lavorato negli Stati Uniti, per poi entrare nel Comitato Internazionale della Croce Rossa in varie zone di conflitto. Pakistan, Etiopia, Perù, Afghanistan, Somalia e Bosnia ed Erzegovina sono solo alcuni dei Paesi che Strada ha visto da vicino e curato sul campo. Proprio da questa esperienza nasce Emergency, un’associazione umanitaria internazionale che, nei suoi vent’anni di attività, ha assistito gratuitamente oltre 6 milioni di pazienti, in 16 Paesi, cambiando per sempre le vite delle vittime della guerra e della povertà.

Oggi è Cecilia Strada, la figlia di Gino a presiedere questa associazione, che sta continuando a scrivere storie di vite umane salvate, di sorrisi ritrovati, di gesta di forte coraggio. E proprio a tutti coloro che da anni sostengono Emergency, dandone sostegno anche economico, Cecilia rivolge il suo pensiero. “Guardando ai vent’anni passati, ogni progetto ci sembra importante, ma un risultato appare davvero straordinario: aver costruito tutto questo, mattone su mattone, insieme a voi, i nostri sostenitori. A colpi di piccoli gesti concreti, ognuno come sa e come può. E’ una storia, quella di Emergency, costruita dal basso, con la consapevolezza che ognuno di noi da solo può fare solo un pezzettino, ma che quando ci mettiamo tutti insieme – pezzettino su pezzettino – possiamo far nascere i bambini tra le montagne afgane, possiamo dare un cuore nuovo ai bambini africani, possiamo ridare le gambe a chi non sperava più di correre, possiamo fare tutto e anche di più…”.

Ma di speranza da dare ce n’è ancora tanta ed è per questo che in un video Emergency racconta la sua storia, scritta insieme ai volontari, ai medici e a tutti coloro i quali hanno deciso di donare un contributo all’organizzazione italiana che svolge ormai un ruolo cruciale nella tutela del diritto alla cura. Guardate il video e condividetelo!

E tutti, di questa storia, possono scriverne un pezzo, richiedendo la tessera 2015 “Vent’anni di Emergency”, per sé o per un amico, al sito tessera.emergency.it

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