Estate, è tempo di vacanze ma anche – ahimé – di zanzare. Lo sa bene sia chi va in ferie in mete ‘a rischio’, sia chi resta: i Milanesi, per esempio, che – con la riapertura della Darsena – si trovano a combattere quotidianamente contro un esponenziale incremento di ‘succhiasangue’. Il problema tuttavia non è privo di rimedio, almeno alle nostre latitudini e le soluzioni – anche naturali – fioccano.

È possibile, per esempio, creare degli efficaci spray home made unendo acqua distillata e acqua di amamelide a un flaconcino di olii essenziali di neem, pachouli, menta, mentuccia, citronella, rosmarino, basilico, geranio o erba gatta. Particolarmente efficace è anche il cosiddetto balcone anti-zanzare, soprattutto se tra le piante viene collocata la catambra: un vero e proprio jolly nella lotta contro gli insetti. Per chi si trova fuori casa, invece, consigliamo di strofinare sulla pelle delle  bacche di vaniglia, o – in alternativa – foglie di comptonia, assenzio, artemisia, bergamotto o ananas.

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Se da noi i rimedi anti-zanzare sono molti e alla portata di tutti, ben diversa è la situazione ad altre latitudini: per esempio in India e negli altri 106 paesi in cui le zanzare non sono una semplice causa di fastidio ma un vero e proprio rischio di morte, per via delle condizioni climatiche particolarmente favorevoli al proliferare della zanzara anofele, il principale agente di sviluppo e diffusione della malaria.

Contrarre la malaria, in India, può significare molte cose. Certamente, a livello di gravità, la conseguenza più letale è la possibilità di perdere la vita ma anche chi riesce a sopravvivere si trova spesso ad affrontare problemi gravissimi. Danni fisici e psicologici permanenti, perdita di settimane scolastiche per i bambini o – peggio – del lavoro per gli adulti. Fa strano pensarci, ma è vero: esistono paesi in cui gli olii essenziali e i balconi anti-zanzara non bastano e dove la puntura di un minuscolo insetto rischia di cambiarti la vita in modo irreversibile, o addirittura di troncarla.

Anche in questo senso, però, c’è chi lavora instancabilmente alla ricerca di rimedi e gli spiragli di luce esistono, ogni giorno di più. Su larga scala, per esempio, una decina di giorni fa l’Agenzia Europea dei Farmaci (Ema) ha dato il via libera all’uso di Mosquirix, un vaccino che è frutto di 30 anni di ricerca e che potrebbe davvero invertire il trend che provoca, a livello mondiale, circa 600.000 morti l’anno. Tuttavia, è ancora presto per cantare vittoria e l’Organizzazione Mondiale della Sanità specifica che il farmaco “Non è stato ancora autorizzato in alcun Paese in cui la malaria è endemica. Riteniamo che questo non possa accadere prima del 2017. La valutazione dell’Ema non è una raccomandazione all’utilizzo”.

E quindi? E quindi, bisogna aspettare. Intanto, però, c’è chi si ingegna per affrontare l’emergenza e ridurre l’impatto di una calamità che – a dispetto dei tempi ferraginosi delle istituzioni – continua a mietere vittime. L’organizzazione Fratelli Dimenticati, per esempio, si sta battendo per promuovere la distribuzione di zanzariere in India, insegnando ai bambini come usarle e dando loro strumenti per diffonderne l’uso e la diffusione presso le proprie famiglie. Si tratta infatti di vincere innanzitutto le diffidenze degli adulti e in questo senso sono i bambini – in quanto parte della famiglia – i testimoni che possono avere più presa sui genitori. Certo, in un’epoca smaccatamente tecnologica come la nostra, può sembrare strano che una semplice zanzariera possa cambiare la vita di migliaia di persone: eppure, nei luoghi più dimenticati del pianeta, un oggetto per noi di uso comune può davvero fare la differenza. È per questo che Fratelli Dimenticati, un’organizzazione che ha una conoscenza capillare del territorio – è infatti  nata con l’obiettivo di promuovere l’autosufficienza delle comunità rurali dei paesi del Sud del mondo – conduce dal 2012 la campagna ‘Malaria? No, grazie!’. Nel giro di 3 anni, l’organizzazione ha distribuito 5585 zanzariere da letto ai bambini di 58 missioni negli Stati del Jharkhand, Chattisgarh, Punjab, Assam e Meghalaya. Un risultato conseguito in sinergia con i piccoli  produttori del luogo che hanno fatto da distributori, mettendo in moto un circolo virtuoso che ha avuto l’effetto collaterale positivo di portare nuove energie all’economia locale. Lo scoglio numero uno, è naturalmente quello di natura economica, ma in questo senso la solidarietà, potenziata dalla rete, può fare molto: in fondo, il costo di una zanzariera è davvero esiguo e basta poco per regalare a un bambino e alla sua famiglia, una possibilità di vita in più.

MalariaNoGrazie

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