Il nuovo corso di pace che l’Etiopia sembra aver imboccato con decisione dallo scorso aprile, con l’arrivo di Abiy Ahmed alla guida del governo, si arricchisce di un altro elemento di discontinuità: l’elezione per la prima volta di una donna alla carica di presidente della Repubblica.

Sahle-Work Zewde è stata votata all’unanimità dalle due camere del parlamento di Addis Abeba, riunite in seduta straordinaria per accettare le dimissioni del presidente Mulatu Teshome e subito voltare pagina.La carica è altamente di rappresentanza e poco esecutiva, così come la definisce la Costituzione varata nel 1995. Ma senza bisogno di ripensare alla forza di figure femminili che hanno attraversato la storia ultramillenaria dell’Etiopia, il Paese si è appena dotato di un governo composto per metà da donne…

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