La famiglia al gradino più alto dei valori, prima ancora della salute. E’ quanto è emerso da una ricerca dell’Ispo, l’Istituto per gli studi sulla pubblica opinione di Renato Mannheimer. Lo studio è stato condotto integrando un’indagine quantitativa (un questionario sottoposto a un campione di 800 italiani rappresentativo della popolazione) e una qualitativa (due focus group, uno composto da uomini e uno da donne, con otto partecipanti ciascuno di età compresa tra i 30 e i 45 anni, che negli ultimi due anni si erano sottoposti ad almeno due tipi di cura alternativa e/o psicologica o psicoterapeutica).

Eloquenti i risultati usciti da questionario: dopo la famiglia, il valore universale più importante per gli italiani è la salute: il 29% la mette al primo posto e il 61% la cita fra le tre cose più importanti nella vita. E tra i 35 e i 54 anni la salute è il primo valore citato. Più in generale, l’importanza che le viene attribuita cresce al crescere dell’età ed è maggiore (seppure in misura contenuta) tra le donne rispetto agli uomini.  Sette su dieci reputano le proprie relazioni familiari decisamente positive ma anche le amicizie hanno riscosso un’ottima valutazione insieme alla vita di coppia. Solo dopo, un pochino più dietro, viene il lavoro.

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A parte la voce lavoro e situazione economica, pienamente gratificante per uno su tre, il quadro appare positivo in quanto percepito come una giusta dose di benessere psicofisico alle cui basi c’è senz’altro quello interiore.

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Silva Bos

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