E’ partito il primo “Fondo immobiliare per l’housing sociale” italiano, che prevede un’importante partecipazione pubblica e una serie progetti-pilota sostenibili non solo sotto il profilo economico e finanziario, ma anche ambientale. L’obiettivo è consentire a giovani coppie, anziani, studenti e famiglie l’accesso all’affitto o all’acquisto della prima casa, a prezzi più bassi di quelli di mercato, costruendo abitazioni rispettose dell’ambiente e a basso consumo di territorio.

L’housing sociale è la “soluzione sostenibile” che istituzioni e operatori del settore immobiliare stanno adottando, con sempre maggiore frequenza, per soddisfare i bisogni abitativi delle fasce più deboli della popolazione. Ma non è tutto: l’abitare sociale è una straordinaria opportunità di promozione della green economy e i programmi di “housing sociale” sono iniziative di finanza etica. Oltre a Stato e Regione, possono partecipare al progetto altri soggetti pubblici e privati, quali Comuni, Azienda regionale per l’edilizia abitativa, cooperative, imprese di costruzione, associazioni imprenditoriali e intermediari finanziari.

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La Regione Sardegna con i suoi 12 milioni di investimento è la prima nel contesto nazionale a realizzare un Fondo immobiliare per l’housing sociale con un’importante partecipazione pubblica e con una serie di progetti-pilota già selezionati. Il bando è stato pubblicato dall’Assessorato ai Lavori pubblici ed entro il 16 ottobre 2012 le società di gestione del risparmio dovranno presentare alla Regione le offerte per la costruzione e gestione di un fondo comune di investimento immobiliare del valore minimo di 30 milioni di euro e della durata massima di 25 anni. Lo scopo è la realizzazione di alloggi sociali e, in parte, di edilizia privata.

“L’azione che presentiamo è un’espressione della nostra idea di sviluppo per la Sardegna”, ha dichiarato il Presidente, Ugo Cappellacci. “Perseguiamo una ripresa che non sia riconoscibile solo negli indici economici, ma sia percepibile nel quotidiano dei cittadini, come comunità e come singoli, e soprattutto puntiamo su azioni come queste, foriere di un miglioramento della qualità della vita. Dobbiamo insistere nel parlare di casa, di famiglia, di lavoro e di condizioni di vita dignitose per tutti“. 

“La Regione, con questo intervento, promuove una nuova cultura dell’abitare sociale“, ha spiegato l’Assessore ai Lavori pubblici, Angela Nonnis. “Con l’investimento iniziale di 12 milioni di euro ci collochiamo all’avanguardia a livello nazionale e abbiamo già posto le basi per la costituzione di un Fondo immobiliare. L’obiettivo è di consentire a giovani coppie, anziani, studenti, l’accesso all’affitto o all’acquisto della prima casa, a prezzi più agevoli rispetto a quelli attuali di mercato, costruendo abitazioni nel rispetto dell’ambiente e a basso consumo del territorio“. 

“Ed è pensando soprattutto alle nuove generazioni che abbiamo varato le azioni sull’housing sociale”, ha aggiunto il Presidente della regione Sardegna, Ugo Cappellacci, “indirizzate a coloro che non sono abbastanza facoltosi da potersi permettere una casa di proprietà agli attuali prezzi di mercato, ma allo stesso tempo non sono, per così dire, ‘abbastanza poveri’ per poter accedere alle graduatorie per le case popolari”. L’utenza alla quale si rivolge il progetto è rappresentata, infatti, dalle famiglie della cosiddetta “fascia grigia”, cioè troppo ricche per avere diritto alle assegnazioni di edilizia residenziale pubblica, ma comunque impossibilitate ad accedere alla casa sul mercato.

L’housing sociale, però,  dev’essere anche un progetto sostenibile non solo sotto il profilo economico e finanziario, ma anche ambientale. Le nuove unità abitative, infatti, saranno caratterizzate da un elevato livello di qualità edilizia e potranno essere realizzate come recupero di aree dismesse o come nuove costruzioni. Il progetto di “housing sociale” della Sardegna, per queste sue peculiarità, ha registrato un importante risalto a livello nazionale e in occasione di convegni di rilevanza comunitaria.

Il bando completo è consultabile sul sito della Regione Sardegna.

 

 

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