Avere per un giorno la possibilità di lavorare da casa, da un parco e anche da un bar. Questo sta succedendo oggi, 6 febbraio, a Milano, nella prima Giornata del Lavoro Agile. Una iniziativa, creata dal comune meneghino, unica nel suo genere, alla quale hanno aderito circa 50 aziende per un totale di oltre 7mila lavoratori. In pratica, sposando l’iniziativa sperimentale, queste imprese daranno ai loro dipendenti la possibilità di lavorare da dove vorranno.

Tutto questo per mettere a terra l’idea del concetto di smart working che punta a trovare un equilibro sempre più reale tra lavoro e vita privata, e allo stesso tempo ad accrescere la qualità della vita sia del singolo che della città, lottando contro l’inquinamento, visto che migliaia di persone, almeno oggi, non saranno costrette a mobilitarsi per raggiungere il posto di lavoro, ma potranno sceglierne uno più consono alle proprie esigenze.

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Funzionerà o non funzionerà? La risposta sarà presto data: infatti per misurare i benefici di questa giornata, verrà consegnato a tutti i lavoratori delle aziende ed enti che hanno aderito un questionario con lo scopo di raccogliere vantaggi (o svantaggi) dell’iniziativa sia dal punto di vista lavorativo che in termini di traffico, inquinamento e consumi energetici. Un esperimento che inoltre servirà al comune di Milano per organizzare al meglio il Piano Territoriale degli Orari (obbligatorio per i comuni superiori ai 30mila abitanti) e che ha come scopo quello di strutturare gli orari dei servizi in funzione delle persone.

Milano si propone come laboratorio nazionale per un nuovo stile di vita”, aveva dichiarato alla presentazione del progetto Chiara Bisconti, assessore al Tempo Libero, Benessere e Qualità della vita. “Oggi i tempi di lavoro e vita richiedono compromessi diversi rispetto al passato, tante abitudini ormai consolidati sono superate o comunque superabili. Favorire una giornata come quella del ‘Lavoro Agile’ significa pensare a un’altra città, regolare diversamente gli orologi della propria quotidianità. È una scommessa che giochiamo volentieri”.

Il progetto ha trovato il sostegno e l’appoggio di diverse associazioni di categoria e impresa come ABI, AIDP, Anci Lombardia, Assolombarda, CGIL Milano, CISL Milano Metropoli, UIL Milano e Lombardia, SDA Bocconi School of Management, Unione Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza e Valore D. Anche le aziende aderenti spaziano in campi differenti; tra quelle che hanno accettato la sfida al lavoro agile ci sono IBM, Banca Popolare di Milano, Monte dei Paschi di Siena, 3 Italia, Telecom.

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Alessia Marsigalia

Alessia Marsigalia

Alessia Marsigalia è giornalista professionista freelance e docente di comunicazione all’Accademia Santa Giulia di Brescia. Partendo dalla carta stampata locale e nazionale, prima come redattore e poi caporedattore, si è poi orientata alla comunicazione digitale, coordinando portali e magazine digitali, tra cui la rivista digitale BuoneNotizieMAG e la testata online BuoneNotizie.it. Ha sposato l'approccio del giornalismo costruttivo e collabora con l'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, di cui è docente e tutor per il percorso di formazione per diventare giornalisti pubblicisti.

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