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Importante riconoscimento Unesco all'Italia

Duplice prestigioso riconoscimento al nostro Paese: Mantova e Sabbioneta e la Ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina, entrano nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Lo ha deciso il Comitato del Patrimonio Mondiale, durante la 32a sessione in corso a Quebec City, in Canada, che si conclude oggi. Sale cosi a 43 il numero dei siti italiani riconosciuti per il loro valore universale: ad entrambe le candidature sono stati riconosciuti i valori eccezionale e universale, i requisiti dell’autenticità e dell’integrità.

“Rappresentano gli esempi più eminenti delle due modalità più emblematiche della progettazione urbanistica del Rinascimento, rispettivamente quella evolutiva e quella fondativa”. Con questa motivazione l’Icomos, il Comitato del patrimonio mondiale dell’Unesco, ha inserito nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità Mantova e Sabbioneta. Ad accogliere la notizia una delegazione composta fra gli altri dai sindaci delle due città, Fiorenza Brioni e Antonio Beccari, e dal responsabile del progetto speciale UNESCO, Maurizio Caristia.

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Nel suo prologo al dossier di candidatura, il filosofo grigionese Iso Camartin riflette: “Chi viaggia con la ferrovia retica attraverso la valle dell’Albula e prosegue verso sud valicando il passo del Bernina, potrebbe facilmente pensare che questo paesaggio naturale fosse incompiuto e imperfetto finché uomini ingegnosi hanno deciso di posare una linea ferroviaria sul pendio rendendo questa regione bella e perfetta”.

Le candidature, tutta italiana la prima e italo-svizzera la seconda, dimostrano ancora una volta l’eccezionale rilevanza culturale che contraddistingue ogni tratto del bel paese italiano. Un’ulteriore motivo di vanto ed orgoglio, ma al tempo stesso la dimostrazione che bisogna essere all’altezza del conferimento. Infatti, questo traguardo non deve rimanere una mera “medaglia al valore”, ma contenere in sé un messaggio molto ampio: la loro conservazione per le generazioni future diventa una responsabilità condivisa dall’intera comunità. Ciò viene espresso nell’emblema del Patrimonio Mondiale che è circolare, come il mondo, ma allo stesso tempo rappresenta un simbolo di protezione. Il quadrato centrale è una forma creata dall’uomo e il cerchio rappresenta la natura: uomo e natura intimamente legati.

Lunedì prossimo il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, illustrerà le motivazioni che hanno portato a questo importante risultato nel corso di una conferenza stampa che si terrà presso il Salone del Ministro. Saranno presenti i rappresentati degli enti locali e delle istituzioni che hanno lavorato alla stesura della documentazione richiesta dal Centro del Patrimonio Mondiale UNESCO per conseguire questo importante traguardo.

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Domenico Margiotta

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