Cultura & Tempo Libero

Giornata della Memoria: numerosi gli eventi in tuttaItalia

Ritorna la Giornata della Memoria, ricorrenza istituita dal Parlamento Italiano, con la Legge 20 luglio 2000 n.211, che dichiara il 27 gennaio la giornata di Commemorazione delle vittime del nazismo e dell’Olocausto. Il ricordo del genocidio nazista è celebrato anche da molte altre nazioni, come anche dall’ONU, in seguito alla risoluzione 60/7 del 1 novembre 2005. Il Ministro Sandro Bondi interverrà alle 18:00, presso il Complesso del Vittoriano, all’iniziativa promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per la celebrazione della Giornata. Alla lettura di brani sulla Shoah da parte di alcuni studenti delle Scuole Medie Superiori di Roma, seguiranno i racconti di chi è sopravvissuto, Liliana Picciotto e Sami Modiano. Numerosi gli interventi del mondo politico e culturale italiano.

Quella degli ebrei è una vicenda unica nel suo genere, una storia antichissima, plurimillenaria, che risale ai tempi dell’antica Roma repubblicana. Ma è una storia unica, anche per le conseguenze culturali e religiose che ha prodotto nell’intera Europa. Ripercorrendo questo spaccato storico dell’umanità, a poco a poco si arriva ad avvenimenti a noi più vicini: torna alla mente il giorno in cui le truppe dell’Armata Rossa, durante la loro avanzata verso Berlino, arrivarono nella cittadina polacca di Auschwitz e si trovarono davanti all’orrore del campo di sterminio. Ne liberarono i pochi superstiti e rivelarono al mondo il dramma della Shoah.

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“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”, scrive Primo Levi nelle sue memorie. Così l’Italia intera anche quest’anno risponde all’appello di Levi con una serie di iniziative, viste non solo come evento commemorativo, ma anche e soprattutto come evento culturale e didattico. Momento che valga come monito alle future generazioni perché mai più si ripeta che l’Italia, in aperta contraddizione con le sue tradizioni di libertà e di umanità, si trasformi, come è avvenuto dal 1938 al 1945: le leggi razziali del 1938 furono un atto criminale in violazione dei diritti fondamentali di libertà di coscienza e di pensiero.

La celebrazione del Giorno della Memoria costituisce ormai, anno dopo anno, un appuntamento fisso per molti italiani, e soprattutto per molti giovani, che vogliono comprendere, ricordare e garantire un futuro migliore all’umanità e al nostro Paese.
Il nostro dovere di testimoniare, di conseguenza, resta chiaro. Ma abbiamo contemporaneamente anche il dovere di interrogarci sul significato che il concetto stesso di memoria può rivestire: ricordare non significa solo commemorare. Significa anche rivivere. Riportare nella nostra vita quello che è stato e farne un’esperienza nuovamente vissuta. Le commemorazioni, infatti, ogni anno che passa ci fanno sentire più lontani dall’avvenimento che vogliamo ricordare. La memoria che non si alimenta di esperienza viva tende a sbiadire. Il ricordo, così inteso, diviene un monito perenne contro ogni persecuzione e ogni offesa alla dignità umana. Spronandoci ad offrire alla società che ci circonda i nostri valori, i nostri ideali, anche il Giorno della memoria uscirà dai confini della celebrazione per entrare quotidianamente nel nostro patrimonio di vita vissuta con dolore, con speranza e con emozione.

Per maggiori informazioni sulle iniziative proposte sul territorio nazionale, visitate il sito web dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (http://www.ucei.it/giornodellamemoria).

(Nella foto, Angelus Novus di Paul Klee)

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Domenico Margiotta

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