Secondo la prestigiosa rivista New Scientist, il 2011 sarà l’anno degli avatar da ufficio, robot telecomandati da remoto che potranno svolgere funzioni lavorative direttamente al nostro posto.

Sono in molti  a ricordare le divertenti immagini di “Fantozzi subisce ancora” in cui i colleghi del ragioniere più sfortunato del mondo prendono il sole in terrazza, mentre delle sagome di cartone sono piazzate al loro posto in ufficio. Ebbene da oggi, non sarà più necessario ricorrere a questo trucco per non recarsi al lavoro. Sono Giappone e Stati Uniti le nazioni che più di altre sono all’avanguardia nel gestire progetti legati alla presenza “virtuale”. In particolare, la californiana Willow Garage ha messo a punto Texai, oltre a lavorare su un sofisticato prototipo di personal robot, PR2, mentre Anybots, anch’essa californiana, ha lanciato, già dall’autunno del 2010, QB.

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Il robot QB

Si tratta  di due robot dotati di altoparlante, microfono, telecamera e schermo video. Sono comandati da remoto tramite connessione internet. Nonostante la loro forma possa apparire ancora piuttosto “casalinga” – sostanzialmente una piantana dotata di rotelle collegata ad un dispositivo video/audio più o meno raffinato –  sono quanto di più moderno il settore della telepresenza possa oggi offrire sul mercato. Ed è proprio “telepresenza” una delle parole magiche per il 2011 secondo New Scientist. Un concetto che va ben oltre quello del telelavoro o delle videoconferenze.

Sia Texai che QB  possono essere facilmente telecomandati tramite mouse o joystick: permettono di partecipare alle conversazioni in ufficio, di spostarsi da una stanza all’altra, di sapere sempre quello che accade in azienda durante l’assenza del loro proprietario. QB, in particolare, è alimentato da una batteria al litio ricaricabile ogni 6/8 ore di utilizzo. I colleghi sapranno sempre quando il robot è attivo: nel caso di QB gli ”occhi” si illuminano quando è connesso: anche la privacy è, quindi, salvaguardata. Per i loro progettisti, Texai e QB costituiscono un importante passo in avanti nel campo della telepresenza, in quanto danno un supporto tridimensionale alla persona assente, che non è più solamente una mera immagine sul video del computer

Questi robot non sostituiscono, quindi, la presenza umana ma possono rendere più agevole la vita per chi debba assentarsi per lunghi periodi dall’ufficio, dovendo comunque interagire con l’ambiente lavorativo. Non si tratta, quindi, di un dispositivo che agisce autonomamente ma di persone che si connettono con altre persone grazie ai progressi di scienza e tecnica.

Unico neo, purtroppo, il prezzo, che per ora non è proprio accessibile: per il prodotto della Anybots il costo è di circa 15.000 dollari.

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Isabella Berardi

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