Economia & Lavoro

L'Europa in prima fila per lo sviluppo sostenibile

di 18 Aprile 2007No Comments

L’impegno internazionale a favore del raggiungimento degli obiettivi del millennio sullo sviluppo, sembra che inizi a dare i suoi primi frutti concreti. Uno dei temi più delicati che coinvolge la riflessione sullo sviluppo sostenibile internazionale, è quello dell’agricoltura. Secondo il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), la povertà rurale è uno di quegli elementi sul quale semplici investimenti potrebbero smuovere enormi situazioni di povertà. Non a caso, la realtà del microcredito ha avuto successo proprio perché ha saputo scommettere sui progetti agricoli.

Così, la Commissione Europea e l’IFAD (International Fund for Agricultural Development) hanno sancito un accordo per l’incremento e l’accelerazione degli investimenti per lo sviluppo rurale nei paesi in via di sviluppo. L’incontro è stato celebrato a Bruxelles, da dove, si spera, possa iniziare un concreto cammino di aiuti per la sostenibilità della crescita collettiva.

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Infatti, afferma Lennart Bage, Presidente IFAD, il 75% della popolazione che vive con meno di 1 dollaro al giorno, è stanziata in zone rurali, soprattutto nell’Africa sub-sahariana. Bernard Petit, direttore della Commissione sullo Sviluppo della Commissione Europea, ha affermato con soddisfazione che la cifra stanziata dal Fondo per lo Sviluppo della Commissione Europea, raggiungerà la cifra di 1.5 miliardi di euro, per più di 100 progetti nel mondo, quasi raddoppiando l’ultima somma stanziata. Petit ha aggiunto che l’Europa continuerà a dare un sostanziale supporto allo sviluppo e di assistenza all’agricoltura, alla sicurezza alimentare e allo sviluppo delle zone rurali anche attraverso il nuovo Aiuto per la Cooperazione e lo Sviluppo UE, che si occuperà dei sistemi informativi, l’innovazione e le politiche di sviluppo legate al settore alimentare, senza tralasciare la ricerca, le misure sanitarie e fitosanitarie, la gestione delle risorse naturali e i rischi connessi ad essa.

Bage ha concluso la relazione dell’IFAD, annunciando che la settima ripianificazione delle risorse, gestita dall’IFAD ha registrato un fondo totale di quasi 4 miliardi di dollari. Inoltre, ha sottolineato gli importanti rapporti stabiliti con il diretto interessato, la FAO, organo dell’ONU con sede a Roma, con la Banca Mondiale, all’interno delle prospettive del World Food Program.

Negli ultimi 29 anni l’IFAD ha commissionato circa 200 milioni di dollari per numerosi progetti di ricerca. Il successo di queste iniziative ha dimostrato che questo tipo di investimenti possono essere il migliore contributo per la riduzione dell’impatto, su larga scala, sull’agricoltura, dello sviluppo mondiale. Dal 2001 la Commissione Europea ha sostenuto queste iniziative con 121 milioni di euro.

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Claudio Mennini

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