La benzina continua ad aumentare e con lei anche le proteste dei consumatori rappresentati da Adiconsum che, ascoltati da Stefano Saglia, sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, spingono per ridurre il prezzo di 10 cent/litro dei vari carburanti (già oggi una realtà negli impianti della Grande Distribuzione Organizzata). Tuttavia per arrivare a un risultato concreto occorre una reale volontà di andare contro i soliti cartelli che preferirebbero mantenere i prezzi – e il sistema che li regolamento – così come si trova.
Automobilisti, camionisti, moto e scooteristi italiani si sono uniti intorno a Paolo Landi di Adisconsum per invitare il sottosegretario Saglia a proseguire con determinazione nel varo delle proposte italiane per riportare il prezzo dei carburanti in linea con quelli europei.

I provvedimenti che Adiconsum sollecita al Ministero prevedono:

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  • sviluppo di self service interamente automatizzati, sia per il servizio che per il pagamento, con apertura 24 ore su 24;
  • sviluppo di nuovi impianti presso i centri commerciali, possibile solo se il Governo eliminerà i “lacci e lacciuoli” dettati dalle Regioni che impediscono oggi questi investimenti poiché vincolano la vendita al costo di acquisto di carburanti;
  • variazione del prezzo su base almeno settimanale, per eliminare le speculazioni sulle diverse velocità di applicazione dei prezzi (immediato aumento quando il prezzo del petrolio sale, ritardata diminuzione quando scende);
  • servizio di informazione sui prezzi effettivi dei carburanti praticati dai vari gestori, come sollecitato dal Parlamento, attraverso il sito del Ministero dello Sviluppo Economico;
  • trasparenza sulla politica degli sconti dei gestori con una corretta informazione sul prezzo di riferimento (ad es. sconto 5 cent/l, ma rispetto a quale prezzo?)

A noi consumatori non resta che unirci alle pressioni di Adiconsum per sollecitare  il Sottosegretario Saglia ([email protected]) a proseguire con determinazione nel predisporre i necessari provvedimenti legislativi senza ulteriori rinvii. Forse, dopo i rallentamenti dovuti alle dimissioni di Scajola, è la volta buona.

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Sofia Scatena

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