Buone notizie per 980.000 contribuenti italiani: entro l’estate otterranno rimborsi fiscali per 2,7 miliardi di euro. L’Agenzia delle Uscite, attraverso la Giustizia Tributaria, ha costretto l’Amministrazione finanziaria ad erogare rimborsi fiscali per circa 980.000 contribuenti che hanno presentato e vinto ricorsi tributari al 30 aprile 2012, ridando linfa all’economia ed al commercio.

Lo annuncia Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani – che con l’Agenzia delle Uscite ha promosso il progetto “Diritto di precedenza ai rimborsi fiscali attraverso sentenze”. Attraverso l’Agenzia delle Uscite e con l’assistenza dei professionisti di KRLS Network of Business Ethics, leader nel contenzioso tributario, Contribuenti.it ha informato ed assistito in 5 anni oltre 7,6 milioni di contribuenti italiani, che hanno ottenuto celermente i rimborsi fiscali con la strada giudiziaria.

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I 2,7 miliardi di euro di rimborsi fiscali, che saranno erogati entro l’estate da parte del Fisco, riguardano in gran parte l’IRPEF, IRES, Addizionali e IVA. Nel 2012, i contribuenti maggiormente penalizzati dai mancati rimborsi fiscali sono quelli residenti in Campania, seguiti da quelli residenti nel Lazio ed in Valle d’Aosta. Senza la via giudiziale i tempi di attesa per i rimborsi fiscali sono biblici. Bisogna attendere anche 28 anni per un rimborso Irpef  “consistente” e, mediamente 14,3, anni per uno “piccolo”.

Secondo la classifica di Contribuenti.it Magazine, l’Italia ha il primato mondiale per la lentezza nei rimborsi fiscali con 14,3 anni, seguita dalla Turchia (4,2 anni), della Romania (3,9 anni) dalla Grecia (3,8 anni), dalla Spagna (2,3 anni), dell’Albania (2,1 anni), dalla Francia (1,6 anni), dall’Inghilterra i (1,2), dalla Germania (0,8 anno), dall’Austria (0,4 anni), dagli Usa (0,2 anni) e dal Giappone (0,1).

“Per garantire rimborsi rapidi e sicuri e, soprattutto, per evitare truffe telematiche – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italianiè opportuno avvalersi dell’Agenzia delle Uscite per ricorrere alla Giustizia Tributaria, che mediamente decide entro un anno. Una volta ottenuta la sentenza favorevole, il Fisco deve procedere ad erogare il rimborso nel termine di 90 giorni con le modalità indicate dal contribuente. E’ preferibile riscuotere il credito tramite vaglia cambiario”.

In nessun caso – ricorda l’Associazione Contribuenti Italiani – dovranno essere richieste ai contribuenti “le coordinate bancarie o altri dati sensibili via e-mail”. Per garantire una maggiore divulgazione dell’informazione, l’ Associazione Contribuenti Italiani annuncia di aver raddoppiato i funzionari che rispondono alle email inoltrate e di aver istituito una corsia preferenziale, presso Lo Sportello del Contribuente, per i Dottori Commercialisti e gli Avvocati.

Fonte: www.contribuenti.it


 

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Laura Pavesi

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