I dispositivi per la telefonia mobile sono ormai da anni molto diffusi nel nostro Paese, nell’ultimo periodo, però, si stanno diffondendo sempre più i device di ultima generazione che dispongono di una connessione alla rete Internet h24. Smartphone e tablet hanno notevoli attrattive per i consumatori a causa delle numerose applicazioni dedicate a sport, cucina, salute, servizi e così via. Per usufruire di tali servizi senza spendere grosse cifre possiamo trovare la promozione più giusta per noi confrontando le migliori tariffe di telefonia del momento. Spesse volte, infatti, possiamo rateizzare il pagamento di cellulari e tablet abbinandoli a comode offerte all inclusive.

Recentemente, inoltre, una buona notizia dal mondo della telefonia é arrivata in merito alla tassa di concessione governativa. A modificare la situazione sono intervenute la Commissione Tributaria Regionale del Veneto e la Commissione Tributaria di Perugia con due recenti sentenze, che a seguito dell’entrata in vigore del Nuovo Codice delle Telecomunicazioni, hanno stabilito come questa tassa non sia più in alcun modo prevista e ne hanno dichiarato “l’illegittimità e l’anacronismo. Il Codacons ha dato dunque il via ad un’azione legale per far ottenere agli utenti “il rimborso del balzello ingiustamente pagato negli ultimi 3 anni, per un valore complessivo pari a 273 milioni di euro.

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Anche le nuove tecniche di apprendimento sfruttano questi device, e alcuni studenti le stanno già sperimentando. Tra questi i ragazzi che studiano a Bolzano: Samsung Electronics Italia e l’Intendenza Scolastica della Provincia Autonoma di Bolzano, infatti, danno il via ad un progetto tutto nuovo nell’ambito dell’e–school: la nuova piattaforma Samsung Smart School. Implementata grazie al supporto del partner Horizon, questa consente di mettere in comunicazione il tablet Galaxy Note 10.1 fornito a ciascuno studente con il notebook dell’insegnante e con i tablet degli stessi compagni. L’iniziativa, partita a novembre 2012, coinvolge scuole di ogni ordine e grado della Provincia di Bolzano.  L’obiettivo è quello di permettere agli insegnanti, attraverso dei semplici dispositivi di telefonia mobile, di tenere le loro lezioni in modo del tutto interattivo, ma soprattutto in modo coinvolgente: gli studenti potranno, grazie alla nuova piattaforma prender parte ad attività di gruppo, partecipando con un semplice tocco sul display.

L’iniziativa, partita a novembre 2012, coinvolge scuole di ogni ordine e grado della Provincia di Bolzano.  L’obiettivo è quello di permettere agli insegnanti, attraverso dei semplici dispositivi di telefonia mobile, in questo caso i prodotti Samsung, di tenere le loro lezioni in modo del tutto interattivo, ma soprattutto in modo coinvolgente: gli studenti potranno, grazie alla nuova piattaforma prender parte ad attività di gruppo, partecipando con un semplice tocco sul display.

“Da sempre orientata a sviluppare prodotti e soluzioni capaci di anticipare e soddisfare i bisogni degli utenti, con questa iniziativa Samsung conferma il proprio impegno verso le giovani generazioni, con progetti di education e di sensibilizzazione dei ragazzi verso la tecnologia”, ha commentato Carlo Barlocco, Vice Presidente Divisone Telecom & IT di Samsung Electronics Italia.

L’arrivo del tablet a scuola non è un semplice cambiamento degli strumenti utilizzati per l’apprendimento. I docenti saranno infatti inseriti in un forum mondiale che provvede alla creazione dei contenuti didattici studiati ad hoc per le nuove modalità di insegnamento.

Questa non è però l’unica iniziativa nell’ambito della scuola digitale: sono soprattutto gli studenti a portare la tecnologia nelle classi.

Sulle rive del Garda, ad esempio, è entrato in azione, nel liceo trentino Andrea Maffei, ParnASUS: il programma, patrocinato dalla casa compagnia di prodotti elettronici Asus, è finalizzato a realizzare una didattica innovativa e multimediale.

Le iniziative vanno dal registro elettronico al mondo open source, puntando sulla piattaforma CMS Joomla, un software di content management, che permette di gestire una vasta gamma di attività: dalla condivisione di corsi online, compiti e iniziative di recupero, all’animazione di forum e sportelli digitali, fino all’orientamento in entrata e in uscita.

Tra le caratteristiche della sperimentazione del Maffei, la sostituzione del tradizionale libro di testo con risorse già disponibili in Rete oppure create dagli insegnanti o dai docenti insieme con gli stessi studenti.

I ragazzi, ormai tutti nativi digitali, sembrano infatti più a loro agio davanti a uno schermo che alle pagine di un libro. Ecco quindi l’app per smartphone che risolve le espressioni matematiche, a quelle per imparare l’inglese, fino al diario elettronico e al vocabolario: queste sono app che popolano lo smartphone dello studente diligente. La domanda che molti si pongono, però, è se questi siano davvero strumenti di apprendimento o costituiscano piuttosto una scappatoia per chi ha poca voglia di studiare.

 

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