Negli ultimi anni di crisi è capitato a molti consumatori di faticare a sostenere spese più o meno quotidiane. Per ovviare a questo problema molti di loro hanno scelto di richiedere un finanziamento, così da poter disporre di liquidità aggiuntiva. Per assicurarsi di non buttare troppi soldi in interessi è però opportuno confrontare i prestiti offerti dalle banche con attenzione, al fine di poter raccogliere le informazioni necessarie a compiere una scelta vantaggiosa.

Per velocizzare questa operazione è possibile sfruttare la rete, grazie alla quale reperire informazioni o addirittura richiedere un prestito direttamente online. In questo caso però, occorre fare particolarmente attenzione, poichè c’è il rischio di incappare in truffe, come spiega questo articolo.

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L’accesso al credito, in questo momento, risulta però estremamente difficile tanto per i cittadini quanto per le piccole e medie imprese. Queste ultime in particolare, chiedono un prestito non solo per rilanciare la propria attività produttiva, ma anche per far fronte ai pagamenti degli stipendi e per la ristrutturazione del debito. Gli istituti di credito hanno da tempo stretto “i cordoni della borsa”, ma ci sono buone notizie.

La prima buona notizia che arriva dal Veneto: i commercialisti, in accordo con le aziende associate alla Confindustria regionale, hanno deciso di elaborare un sistema di rating per consentire alle aziende di accedere con più facilità ad un finanziamento bancario vataggioso.

Grazie alle relazioni stilate dai commercialisti, da una parte gli istituti di credito potranno ridurre notevolmente i tempi di erogazione dei prestiti; dall’altra parte, invece, le imprese potranno usufruire di una valutazione accurata delle loro condizioni, attraverso un’analisi del bilancio e delle proiezioni future dello sviluppo dell’azienda, in modo da fornire alle banche una garanzia di solidità e solvibilità, quindi una elevata sicurezza che le imprese possano restituire i prestiti.

Iniziative analoghe sono state intraprese anche in Puglia. L’assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone e i rappresentanti Confidi (Consorzio di Garanzia Fidi fra Piccole Industrie della Regione Puglia) hanno firmato il 6 dicembre la stipula dell’accordo per il trasferimento di 50 milioni di euro a quattro Confidi pugliesi (Co.Fidi Puglia, Fidindustria, Confidi Confcommercio, Artigianfidi) per aiutare le piccole e medie imprese ad accedere al credito bancario per un totale di 50 milioni di euro ripartiti tra le quattro Confidi.

Il credito garantito servirà per sostenere gli investimenti, ristrutturare il debito e sostenere l’attivo circolante. Sarà consentita la garanzia per gli investimenti iniziali pari a 2,5 milioni di euro.

Una “corsia preferenziale” sarà riservata alle donne che sono alla guida di piccole e medie imprese. Le imprenditrici potranno infatti accedere con più facilità al credito garantito, grazie all’istituzione di una sezione speciale del Fondo di garanzia per le Pmi destinata proprio alle donne.

Un ulteriore modo per accedere al credito, qualora la banca non concedesse prestiti, è il microcredito destinato alle piccole e medie imprese. Si tratta di un’iniziativa di tre istituti di credito, Unicredit, Deutsche Bank e Mediocredito Italiano del Gruppo Intesa SanPaolo, che hanno deciso di dare fiducia alla potenzialità delle aziende italiane.

Si tratta di finanziamenti agevolati, in quanto alle imprese che ne faranno richiesta non verrà chiesta alcuna garanzia, dal momento che i prestiti saranno comunque garantiti dal Fondo Nazionale per l’Innovazione (Fni).

Anche in questo caso è stata istituita una sezione del microcredito destinata alle donne imprenditrici, solitamente le più svantaggiate nella richiesta di un finanziamento. Il provvedimento è finalizzato ad incentivare un settore in crescita, la cui influenza sul Pil del Paese si rivela sempre più importante.

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Un Commento

  • Sandro ha detto:

    E’ sicuramente una buona notizia.
    Posso comunque aggiungere, che da anni presento in banca, anche se non richiesti, i bilanci della mia micro .s.a.s. e così facendo ho sempre ottenuto i finanziamenti richiesti pur non passando dal commercialista.
    Potrei sbagliarmi, ma molte aziende sono in debito di fiducia verso le banche e risulta poi più difficile ottenerla, quando questa serve.