La moda che va in scena a Milano in questi giorni resta l’elemento identificativo della realtà meneghina, rappresentando il 48,58% della riconoscibilità internazionale del capoluogo lombardo, con un brand, tra indotto economico e ritorno di immagine internazionale, che vale per Milano e le province limitrofe più di 150 miliardi di euro, secondo la stima dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza. Inoltre l’export lombardo della moda Milano è al top nel lusso e nelle tendenze: considerando anche la Brianza, il territorio milanese esporta prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori per un valore di oltre 4 miliardi di euro (2012), un dato che continua a crescere e che registra una variazione positiva di +10,6% rispetto al medesimo trimestre del 2011. E Milano, insieme alla Brianza pesa il 50% dell’export lombardo legato al mondo della moda, che ammonta complessivamente nei primi 9 mesi del 2012 a più di 8 miliardi di euro, mentre se si considera l’intero territorio italiano, l’area milanese pesa il 12,2% delle esportazioni nazionali (oltre 32,7 miliardi di euro). Il dato raddoppia se si considera l’intera regione: la sola Lombardia ricopre il 25% del totale delle esportazioni italiane del comparto, rivolte principalmente all’Europa allargata (63%). L’area milanese e della Brianza sembra invece più aperta al mercato internazionale al di là dei confini europei, al quale è destinato il 47% dell’export moda. USA, Cina e Giappone i principali mercati di sbocco della moda milanese, e mentre gli scambi commerciali dall’area di Milano verso gli Stati Uniti si mantengono pressoché invariati rispetto al 2011 (export +3,1%), si impennano le esportazioni verso l’Estremo Oriente, con la Cina capofila (+36,9% tra III trimestre 2011 e III trimestre 2012), seguita dal Giappone (+18,8%). Questo ciò che emerge da un’elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat- Coeweb.

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