Secondo la Corte di giustizia europea, l’accordo fra le compagnie assicurative e le carrozzerie convenzionate sarebbe lesivo della concorrenza sul mercato.

Stipulare una polizza Rca é fondamentale per chiunque scelga il trasporto con mezzi privati. Le assicurazioni auto, infatti, tutelano il cittadino dal punto di vista della sicurezza su strada e sono obbligatorie ai fini della legge. Dal momento che ciascun consumatore ha le sue esigenze specifiche e l’offerta del mercato é molto vasta é consigliabile confrontare le migliori assicurazioni auto del momento per trovare quella più adeguata per sé.

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Il risarcimento in forma specifica prevede che, in caso di sinistro, l’automobilista si rivolga alla carrozzeria convenzionata con una tra le migliori assicurazioni auto per avere il rimborso totale dei danni ingiustamente subiti. In una recente causa ungherese, la Corte di giustizia europea ha, però, rivelato il carattere anti-concorrenziale di tale accordo, che limiterebbe la libertà di scelta dei consumatori.

Così come è stato formulato, l’accordo fra compagnie (assicurazioni online e tradizionali) e riparatori sarebbe, infatti, lesivo della concorrenza sul mercato. Per essere completamente rimborsati, gli automobilisti dovrebbero, in base a quanto stabilito dalle condizioni della propria polizza assicurativa, rivolgersi al riparatore convenzionato con la loro assicurazione anziché alla carrozzeria di fiducia (in questo caso avrebbero diritto solo alla metà del risarcimento danni).

La sentenza, sebbene non sia vincolante, potrebbe avere conseguenze positive anche per il mercato italiano. Rivolgersi all’officina convenzionata, infatti, non è sempre sinonimo di risparmio per l’automobilista: adesso le cose potrebbero cambiare in meglio.

“Noi ci battiamo da sempre contro le imposizioni delle assicurazioni che pretenderebbero di vietare agli automobilisti di far riparare i veicoli dal carrozziere di fiducia – ha commentato Davide Galli, presidente di Federcarrozzieri – Ora aspettiamo che anche in Italia l’Antitrust, al quale abbiamo indirizzato una memoria in merito alle stesse questioni, si attivi per evitare che le compagnie possano, attraverso clausole contrattuali di dubbio valore, arrivare al risultato di controllare il mercato delle autoriparazioni, a scapito della qualità del lavoro e a danno degli automobilisti”.

Il punto di vista di Federcarrozzieri è condiviso dall’Antitrust, l’Autorità garante per la concorrenza sul mercato, secondo cui “vanno adottati modelli contrattuali che aumentino, da una parte, la capacità di controllo dei risarcimenti da parte delle compagnie e, dall’altra, le possibilità di autoselezione da parte degli assicurati”.

“Il regolatore – auspica l’Authority – dovrebbe operare affinché vengano introdotte clausole, facoltative per l’assicurato, associate a congrui sconti di premio: per esempio risarcimento in forma specifica, con riparazione presso autofficine convenzionate con l’assicurazione, prestazioni di servizi medico-sanitari resi da professionisti individuati e remunerati dalle compagnie”.

Francesco Tempesta

 

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