Smartphone e tablet sono diventati oggetti onnipresenti nella nostra quotidianità, al punto che quasi non saremmo più in grado di farne a meno. Grazie alle numerose offerte presenti sul mercato, poi, dotarsi di uno di questi dispositivi, magari in abbinamento anche ad un buon piano tariffario, non sarà difficile. Tutto ciò che dovremo fare è infatti porre le migliori offerte di Vodafone a confronto con quelle di Tre, Wind e così via, in modo tale da acquisire una panoramica completa di ciò che il mercato della telefonia mobile offre. Dopo aver fatto ciò, trovare un’offerta che ci permetta di utilizzare il nostro device pagando un canone mensile ridotto richiederà soltanto pochi minuti.

Questo, tuttavia, almeno per ora, vale soltanto entro i confini nazionali dove le offerte per cellulari e tablet sono più convenienti rispetto all’estero. L’Europa, però, attraverso le parole di Neelie Kroes, commissario dell’Agenda Digitale, dichiara guerra ai costi di roaming e promette al più presto un cambio di rotta.

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“Il roaming non ha senso in un mercato unico, è una follia a livello economico” ha detto la Kroes commentando i risultati di un sondaggio sull’uso di cellulari e tablet all’estero. Al momento, infatti, il 94% dei cittadini europei fa un uso limitato dei propri device tecnologici fuori dal proprio Paese e preferisce evitare di chiamare e inviare sms per paura di spendere troppo. Neelie Kroes, però, afferma che presto si completerà l’opera di eliminazione del roaming per consentire ai consumatori di sfruttare le offerte per i cellulari e messaggiare e chattare in mobilità anche all’estero.

Come anticipato, quindi, la stragrande maggioranza delle persone che viaggiano in Europa evitano di usare il proprio cellulare o tablet e ben il 47% del campione intervistato (28 mila cittadini europei) ha dichiarato di non connettersi a internet col proprio dispositivo. Fra loro, inoltre, solo un utente su 10 legge la posta elettronica come facesse nel paese di provenienza e addirittura più di un quarto degli utenti spegne il cellulare quando è fuori dai propri confini nazionali.

In pratica, secondo Neelie Kroes, i costi di roaming hanno un enorme effetto deterrente sull’uso di cellulari, smartphone e tablet e le compagnie di telecomunicazioni stanno perdendo un mercato di circa 300 milioni di utenti. L’attuale politica di prezzi e tariffe, quindi, risulta insensata e controproducente per le telco che mantenendo i costi alti perdono traffico e soldi. Ripercussioni negative, ovviamente, si hanno anche su altri settori di business come ad esempio quello delle app mobile.

La Commissione europea sull’Agenda Digitale presieduta da Neelie Kroes, però, propone un deciso cambio di tendenza con la graduale, ma definitiva eliminazione delle maggiorazioni sui costi di telefonia mobile. “La proposta legislativa della Commissione per un Continente connesso chiede ai legislatori dell’Unione europea di realizzare un mercato unico della telefonia e della navigazione su internet. L’obiettivo è escogitare una combinazione di incentivi di mercato e di obblighi normativi che induca gli operatori della telefonia mobile a estendere le offerte e i piani tariffari nazionali per permettere ai loro clienti, entro il 2016, di utilizzare il cellulare o lo smartphone in tutti i paesi dell’Ue alle tariffe nazionali”.

Insomma ci si attende una riforma radicale che cancelli gli attuali costi di roaming e adegui le tariffe a quelle in vigore entro i confini nazionali. La speranza è che questo possa avvenire in fretta, nel giro di pochi anni, per rilanciare un mercato saturo a livello locale, ma che può ancora offrire un risparmio consistente soprattutto a chi viaggia per lavoro. Incentivare la mobilità internazionale, infatti, dev’essere una prerogativa per l’Europa del mercato unico e le compagnie telefoniche si dovranno assolutamente adattare.

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Linda Iulianella

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