Banca Popolare dell’Emilia Romagna ha bloccato le proprie carte di credito in modo che non sia possibile effettuare pagamenti sui siti di giochi d’azzardo.

Le carte di credito sono uno strumento davvero comodo ed utile: grazie ad esse possiamo effettuare transazioni rapidamente e senza bisogno di avere con noi troppo denaro contante, una scelta peraltro poco sicura. Grazie all’ampia varietà di proposte, ciascuno potrà trovare la carta di credito su misura in base alle proprie esigenze. Tutto ciò che occorre fare è porre i prodotti CartaSi a confronto con quelli American Express, Visa e così via, in modo da riuscire poi a compiere una scelta consapevole vantaggiosa.

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Con la nostra carta di credito potremo anche effettuare acquisti online: in questo caso però, è bene informarsi su cosa sia il phishing, così da poter difendere i propri dati in modo efficace. La facilità con cui si possono eseguire queste operazioni di pagamento può però essere controproducente per alcuni soggetti. Chi ad esempio ha difficoltà nel limitare le proprie spese potrebbe trovare difficoltà nell’autocontrollarsi, così come gli habitué dei siti di giochi d’azzardo.

C’è però una buona notizia: una banca sembra essersi accorta dei danni che il gioco d’azzardo online provoca ed ha pertanto deciso di bloccare l’accesso a tali siti per le proprie carte di credito. È ciò che ha fatto Banca Popolare dell’Emilia Romagna con oltre 480mila carte di credito tradizionali. “Siamo una banca cooperativa con un forte radicamento territoriale e siamo consapevoli che ogni decisione che prendiamo o non prendiamo avrà conseguenze sulla comunità” ha spiegato Andrea Cavazzoli, del settore Responsabilità Sociale d’Impresa della suddetta banca. Questo non significa giudicare o condannare il giocatore d’azzardo, ma semplicemente aiutarlo nella lotta contro quella che è a tutti gli effetti una patologia.

Patologia che sembra particolarmente diffusa nel nostro paese: l’Italia è infatti la nazione europea nella quale si registrano più giocate su siti di questo tipo e la terza a livello mondiale. Nonostante la crisi, infatti, il gioco d’azzardo è un settore in costante crescita con un giro d’affari stimato di circa 76 mld di euro.

Banca Popolare dell’Emilia Romagna non è nuova ad iniziative in questo ambito. Già nel luglio 2013, la banca aveva inviato ai propri dipendenti (circa 11.200) una circolare in cui veniva trattato il problema del gioco d’azzardo come patologia, fornendo anche una lista di centri che proponevano percorsi di recupero. Inoltre, al contrario di quanto avviene negli uffici postali, Bper no propone ‘gratta e vinci’ agli sportelli. Prossimamente, la banca confezionerà anche un vademecum dedicato appositamente alle famiglie di giocatori d’azzardo patologici.

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Linda Iulianella

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