Una simulazione dell’Abi rivela che, a seguito dell’abbassamento dei tassi voluto dalla Bce, è possibile risparmiare 300 euro sui mutui accessi nel 2008.

La condizione di crisi imperversa da tempo nel nostro Paese e non sembra essersi attenuata. Anni fa come oggi, gli italiani si sono visti sempre più schiacciati dalla morsa di nuove tasse e dall’aumento dei prezzi, ma non per questo hanno rinunciato alla possibilità di acquistare. Compiendo numerose rinunce e confrontando i mutui online più convenienti hanno quindi individuato la formula più vantaggiosa per raggiungere il proprio obiettivo.

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Pur individuando i mutui più accessibili, la situazione economica avversa e la precarietà lavorativa hanno fatto sì che corrispondere i pagamenti delle rate sia diventato sempre più difficoltoso, motivo per cui la Bce ha deciso di intervenire: al fine di contrastare l’assenza di crescita e il rischio di deflazione, venendo incontro anche all’esigenza crescente di molti cittadini, la Bce ha ridotto i tassi di interesse. In particolare, il tasso di rifinanziamento principale è passato dallo 0,15% allo 0,05%, toccando il minimo storico.

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Grazie a questo tipo di intervento, ci sono quindi buone notizie per i mutuatari, a seguito di un periodo che li ha visti spesso in grave difficoltà. In base a quanto emerso da una simulazione svolta dall’ufficio studi Abi, ad esempio, per coloro che nel 2008 hanno acceso un mutuo ventennale a tasso variabile di 100.000 euro (Euribor a 3 mesi +120 punti base di spread), sulle rate attuali è possibile risparmiare circa 300 euro al mese grazie a un tasso euribor a 3 mesi dello 0,15% (il suo valore nel 2008 era pari al 4,6%).

Il risparmio va pian piano modificandosi ripercorrendo le accensioni di mutui nei vari anni: nel caso di un mutuo acceso nel 2004, infatti, si parla di 95 euro risparmiati, che diventano 107 euro nel 2005, 170 euro nel 2006 e 262 euro nel 2007, per poi approdare ai 300 euro del 2008, cui segue una leggera riduzione (71 euro risparmiati nel 2009 e 46 euro nel 2010).

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L’azione della Bce si ripercuote in modo estremamente positivo anche nei confronti di chi intende accendere un mutuo, poiché questi diventano decisamente più accessibili ed è possibile godere della possibilità di restituire la cifra richiesta in rate più contenute grazie a tassi molto competitivi.

Anche il Codacons si è espresso positivamente in merito all’intervento della Bce, sottolineando l’aiuto che questo sarà in grado di fornire alle famiglie. In base a quanto elaborato dall’associazione, il risparmio per gli attuali contraenti dovrebbe consistere in 65 euro all’anno per chi accende un mutuo da 100.000 euro a 30 anni, fino a 97 euro per un mutuo da 150.000 euro a 25 anni.

Si accende quindi la speranza per tutti gli italiani sui quali grava il peso di un mutuo e che, finora, hanno atteso una svolta in positivo che li vedesse riemergere dalla condizione di difficoltà in cui vivevano.

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Linda Iulianella

Linda Iulianella

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