Per i cittadini impegnati in opere di ristrutturazione della propria abitazione, l’aggiornamento del Decreto Sblocca Italia da parte dell’Agenzia delle Entrate farà tirare un sospiro di sollievo. Non si tratta, questa volta, né di una complicazione della burocrazia, né di un appesantimento fiscale, bensì di un allargamento della norma a situazioni di ammodernamento precedentemente non previste.

L’aggiornamento delle norme sulla ristrutturazione edilizia, di cui si può leggere l’intera informativa sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, allarga, infatti, la rosa dei bonus già previsti per esempio per l’installazione di apparecchiature per l’energia rinnovabile o quella degli sgravi, per chi acquista per affittare o per chi intende operare con ristrutturazioni semplici, mettendo mano direttamente all’articolo 3 del Decreto 133/2014.

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Testualmente, le modifiche appaiono generalizzare la possibilità di ottenere bonus e, nello specifico, sostituiscono innanzitutto il calcolo della metratura per volumi e superfici delle “singole unità immobiliari” con “la volumetria complessiva degli edifici”, acconsentendo agli sgravi anche per le ristrutturazioni interne.

La seconda postilla aggiunge, poi, alla categoria degli interventi di manutenzione straordinaria anche quegli interventi “consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere anche se comportanti la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso”.

Aumentando così bonus e detrazioni fiscali, il cittadino è concretamente invitato ad investire nelle migliorie edilizie, stimolando di conseguenza un circuito positivo per l’economia. Proprio questo, infatti, è il fine delle operazioni congiunte di messa a punto della normativa, che si impegna a semplificare le procedure degli interventi nonché a ridurre gli oneri burocratici a carico dei privati.

Installazione di ascensori e scale di sicurezza, realizzazione o miglioramento dei servizi igienici, rifacimento di scale e rampe o costruzione di scale interne, recinzione dell’area privata e, addirittura, sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane, fanno ora parte degli interventi considerati “di manutenzione straordinaria”. Sempre che non vadano a modificare i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso, queste operazioni sono quindi finalmente soggette ad agevolazione fiscale.

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Linda Iulianella

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