Lavoro

Parte “Go Give & Grow”, progetto P & G per manager sociali

di 23 Febbraio 2004No Comments

Go Give & Grow ovvero: “Vai, dai e cresci” è il progetto di P & G che punta a far crescere nei manager di domani l’attenzione per il sociale. La Procter & Gamble conferma con questa iniziativa la propria attenzione alle tematiche della Responsabilità Sociale d’Impresa, dando la possibilità ad alcuni neolaureati di partecipare ad un progetto umanitario prima di entrare effettivamente all’interno dell’azienda.
Go Give & Grow rappresenta una vera e propria assunzione in Procter & Gamble, ma i ragazzi selezionati vengono inviati a lavorare per dieci mesi su progetti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in un Paese in via di sviluppo. Questa esperienza servirà a far crescere in loro una più forte coscienza sociale, e al ritorno inizieranno il lavoro vero e proprio in azienda.
Quest’anno parteciperanno al progetto Go Give & Grow anche due ragazzi italiani, che verranno assunti nel settore marketing di P&G. Alle selezioni possono partecipare neolaureati liberi da impegni che conoscano bene la lingua inglese. Devono inviare la loro richiesta entro il 31 marzo, compilando il form che si trova sul sito www.pgcareers.com.
La partenza è prevista a giugno 2004. Il rientro in azienda avverrà quindi all’inizio del prossimo anno. Oltre al viaggio, all’alloggio e a tutte le spese, P&G durante questi 10 mesi pagherà loro anche un salario mensile. Sarà invece direttamente l’OMS che si occuperà del periodo di orientamento che si terrà a Ginevra prima delle partenze per le varie questo programma”.
Finora con Go Give & Grow sono partiti 9 ragazzi europei per iniziative in Asia e in Africa. Hanno collaborato con l’OMS su progetti per comunicare l’importanza delle vaccinazioni sui bambini in Etiopia, ad esempio, o hanno costruito siti per informare alcune popolazioni su come evitare il contagio della malaria.

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Silvio Malvolti

Silvio Malvolti

Ho fondato BuoneNotizie.it nel 2001 con il desiderio di ispirare le persone attraverso la visione di un mondo migliore. Nel 2004 ho costituito l'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, che oggi gestisce questa testata: una sfida vinta e pluripremiata.

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