Lavoro

Servizio Civile: formazione ed opportunità per i giovani

di 21 Maggio 2007No Comments

In un mercato come quello del lavoro in cui le possibilità occupazionali per i giovani si rivelano spesso molto limitate, con lo spettro del precariato che minaccia diverse categorie di lavoratori, uno spiraglio di ottimismo si è aperto dopo la presentazione del Rapporto 2006 di Arci Servizio Civile. La più grande associazione italiana ad occuparsi di servizio civile ha infatti reso noti i dati riguardanti la propria attività per l’anno 2006 ed i risultati ottenuti dai propri programmi.

Grazie al lavoro coordinato di 5 associazioni nazionali e diverse organizzazioni locali, i progetti di inserimento nel mondo del lavoro di migliaia di giovani hanno ottenuto un successo che non solo gratifica l’impegno di tutti i ragazzi che vi hanno collaborato, ma fornisce elementi di riflessione per una pianificazione futura.

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I giovani che hanno potuto svolgere esperienze lavorative di questo tipo hanno infatti incontrato in percentuale minori difficoltà nel trovare un’occupazione adeguata alla propria formazione scolastica rispetto ai propri coetanei, ed hanno avuto la possibilità di confrontarsi con realtà eterogenee indispensabili per maturare una maggiore e più profonda coscienza sociale.

Ma l’utilità di queste attività va ben oltre: gli investimenti stanziati per il servizio civile nel 2005 per i progetti dell’anno 2006 hanno reso quasi il triplo alla collettività, che ha potuto beneficiare dell’impegno e dell’entusiasmo di giovani motivati e preparati.

Risultati dunque che rendono fieri i rappresentanti delle associazioni coinvolte, ma che devono far riflettere sulle reali potenzialità di progetti analoghi. In un settore come quello dell’istruzione che raramente offre una preparazione adeguata per il mondo del lavoro, esperienze come quelle citate dovrebbero essere maggiormente valorizzate, anche alla luce dei dati sul ritorno economico immediato per l’amministrazione pubblica che l’IRS (Istituto di Ricerca Sociale) ha confermato: per ogni euro investito, è stato calcolato un beneficio globale di 4 euro.

Ma guardando oltre alla rigida logica dell’immanente monetizzazione, quale obiettivo migliore della costruzione di opportunità per il futuro può servire da input per continuare su questa strada?

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Alessio Iannone

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