Garantire una migliore qualità della vita, tutelando lavoro e famiglia e offrendo spesso tariffe agevolate: questo l’obiettivo degli asili nido aziendali, una realtà che si sta diffondendo sempre di più anche in Italia, seppure non con la necessaria celerità . Eppure piccoli passi in avanti ci sono, come dimostra l’esempio della Toscana, dove la giunta regionale  si è impegnata, all’unanimità, in una risoluzione per garantire adeguate risorse  per la realizzazione di queste strutture.

Costruiti sul modello di quelli comunali, gli asili nido aziendali hanno la comodità di essere ubicati presso il luogo di lavoro di uno dei due genitori. Molti i vantaggi di queste strutture: portano ad un miglioramento della qualità della vita dei genitori-lavoratori e ad una netta riduzione del tempo da dedicare all’accompagnamento dei figli a scuola. Favoriscono il reinserimento delle lavoratrici sul posto di lavoro dopo la maternità, oltre a promuovere ed incentivare le carriere al femminile. Un fatto da non sottovalutare, dato che circa il 27% delle donne, secondo i dati 2010 di Manageritalia,  lascia il lavoro dopo la prima maternità, proprio per l’impossibilità, nel 90% dei casi, di potersi dedicare con la necessaria serenità al nuovo arrivato. I benefici non sono solo per i lavoratori, ma anche per le imprese: la realizzazione di un asilo aziendale contribuisce a migliorare il clima lavorativo e a fidelizzare le risorse umane.

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La realizzazione di queste strutture gode di numerosi incentivi. Oltre alla Toscana, dove sono molte le strutture in fase di predisposizione, sono numerose le regioni che stanno facendo importanti passi in avanti in questo senso: come il Veneto, dove la Provincia di Padova ha realizzato la prima struttura per l’accoglienza dei bambini dai 3 ai 36 mesi, o il Friuli Venezia Giulia, dove le strutture in funzione a Udine e Trieste godono di un’ampia flessibilità oraria, di un’apertura 11 mesi all’anno, con la possibilità di poter usufruire del servizio – dietro espressa richiesta dei genitori – anche in agosto. Mentre la Regione Campania ha approvato, lo scorso febbraio, 54 progetti per la creazione di nuovi asili nido aziendali e comunali e per ammodernare le strutture già presenti sul territorio, per un finanziamento totale di oltre 18 milioni di euro.

Ad oggi non esiste una mappatura precisa di queste strutture in Italia, che sembrano essere presenti soprattutto nelle grandi aziende. Ma le possibilità esistono anche per le piccole realtà, dato che queste strutture possono essere realizzate anche in comune a diverse aziende, limitrofe tra loro.

Mamma e imprenditrice: un binomio sempre più possibile

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Isabella Berardi

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