Storie di orgoglio, ma anche di capacità di riscatto quelle di Manuela e della sua socia, a Mirandola, che grazie al microcredito ricevuto hanno potuto riavviare la loro azienda di confezione nel settore abbigliamento, di Salvatore, che ha riaperto la sua pizzeria da asporto a Concordia, o di Giuseppe e il figlio che hanno ristrutturato il loro ristorante a San Prospero; e ancora, Giovanni ha realizzato il sogno di gestire un negozio di articoli per la pesca a Limidi di Soliera, vicino a Carpi, e la giovane Sara ha aperto un ambulatorio ostetrico a Cavezzo. E poi ci sono le start-up innovative, come quelle di Alessio e Adil, due giovani che grazie al microcredito ricevuto hanno potuto mettere a frutto la passione per la tecnologia e l’informatica, realizzando nel mantovano la propria idea di impresa: da un lato l’installazione di vetrine interattive in negozi del territorio, dall’altro la nascita di un portale che mette in rete le diverse attività commerciali e le promuove.

Singoli, famiglie e soprattutto commercianti, artigiani e piccoli imprenditori emiliani e lombardi, che il microcredito ha aiutato a tenere duro o a ricominciare: somme piccole, ma indispensabili per superare il difficile momento di crisi economica aggravato dal terremoto del maggio 2012. Sono loro i beneficiari del progetto promosso da Etimos Foundation e MxIT-Microcredito per l’Italia, avviato grazie ai 5 milioni di euro messi a disposizione da Renzo Rosso per sostenere la ricostruzione e il rilancio del tessuto socioeconomico nei territori colpiti dal sisma.

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 Oggi – a un anno esatto dalle scosse e a pochi mesi dall’avvio dell’iniziativa – i primi risultati sono assolutamente incoraggianti e il trend di crescita importante: sfiora i 2 milioni di euro il credito complessivo erogato a oltre 80 beneficiari. I finanziamenti, per i quali non è richiesta alcuna garanzia di tipo personale o patrimoniale, sono stati accordati a privati e famiglie (20 finanziamenti per 153.000 euro), ma soprattutto a micro e piccole imprese, oltre il 70% dei beneficiari (61 finanziamenti per 1.820.000 euro). Tra queste ultime, significativa la presenza di start up e forme di autoimpiego (oltre il 25%), di attività gestite da donne (oltre il 30%) e da giovani under 35 (oltre il 25%).

 «Continueremo a sviluppare il progetto per i prossimi sei anni» sottolinea Marco Santori, presidente di Etimos Foundation, che aggiunge «si tratta di un connubio significativo tra innovazione sociale, solidarietà e imprenditoria illuminata. Con lungimiranza Renzo Rosso ha scelto una forma di solidarietà che è lontana da logiche assistenzialistiche e stimola la co-responsabilità: il microcredito, infatti, prevede la possibilità di ricevere restituendo, e valorizza le capacità dei beneficiari e il loro spirito imprenditoriale. Il nostro modello di intervento – continua Santori – si basa sulla collaborazione con tutti i soggetti del territorio, compresi gli istituti di credito: il suo successo dimostra che il nodo dell’accesso al credito si può risolvere. E occorre farlo subito, rimettendo al centro della finanza e dell’economia la dignità delle persone, le relazioni e i legami di fiducia».

 Il progetto di Etimos Foundation e MxIT-Microcredito per l’Italia prevede la concessione di piccoli prestiti, a famiglie e singoli, a micro e piccole imprese, a cooperative, associazioni e imprese sociali, che abbiano residenza o sede nei comuni danneggiati e siano soggetti esclusi dall’accesso al credito. Con i 5 milioni di euro messi a disposizione da Renzo Rosso, fondatore del marchio Diesel e presidente della holding Only the Brave, si è costituito un fondo che offre le garanzie necessarie perché i beneficiari possano accedere ai finanziamenti, presso le banche del territorio aderenti al progetto: queste erogano utilizzando fondi propri, applicando condizioni uniformi e agevolate e moltiplicando il plafond complessivo disponibile fino a oltre 15 milioni di euro.

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