Un sabato sera come tanti si è trasformato in un episodio a lieto fine, grazie al coraggio e alla prontezza di riflessi di due ventenni di Bergamo. Per salvare una coppia rimasta vittima di un terribile incidente stradale, i due ragazzi non hanno esitato a gettarsi tra le fiamme che avevano avvolto l’abitacolo, mettendo a repentaglio la propria vita.

Erano le 23,30 circa e sulla strada tra Cazzano Sant’Andrea e Gandino (in provincia di Bergamo) stava transitando un’automobile di grossa cilindrata, con a bordo una coppia di fidanzati. Per cause ancora da chiarire – ma pare a causa dell’alta velocità – l’auto ha sbandato e saltato un marciapiede. Dopodiché ha divelto lo spartitraffico, è volata contro la recinzione di una villetta e, infine, si è ribaltata, prendendo fuoco quasi immediatamente. Il conducente dell’auto, Giordano Lanfranchi, 25enne di Gandino, e la fidanzata Silvana, 22enne di Nembro, sono rimasti intrappolati all’interno.

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Per loro fortuna, in quel momento stava transitando in sella al suo motorino un 18enne di Cazzano, Jacopo Caccia (a sinistra, nella foto). Jacopo, avvertito un forte botto e visto un bagliore, si è fermato per prestare aiuto. Non ha esitato ad avvicinarsi all’abitacolo in fiamme ed è riuscito ad estrarre Stefania, cosciente ma incapace di muoversi.

Il ragazzo alla guida, invece, aveva perso i sensi e Jacopo, questa volta, non era in grado di spostarlo da solo. Così ha iniziato ad urlare e le sue grida hanno richiamato l’attenzione di Nicola Bertasa (a destra, nella foto), 20enne di Casnigo, che viaggiava con la fidanzata ed alcuni amici. In pochi secondi, Nicola ha raggiunto Jacopo e insieme hanno estratto dall’auto anche Giordano.

“Ho pensato a un trattore ribaltato”, ha raccontato Jacopo alla stampa locale, “a un’auto precipitata dalle villette soprastanti: non ho avuto modo di capacitarmi che quel bolide era planato dalla strada opposta, sprigionando le prime fiammate. Ho sperato che non ci fosse nessuno all’interno: poi ha prevalso l’istinto. Quando l’auto ha iniziato a bruciare, ho riconosciuto Giordano e ho visto che lui e Stefania erano all’interno. Senza pensare, ho aperto la portiera e afferrato lei. Si lamentava. Non sarebbe stata in grado di uscire da sola”.

“Ero in auto con Erika e alcuni amici”, ha aggiunto Nicola, “abbiamo sentito il botto e ci siamo fermati. Sono andato a segnalare l’incidente, poi ho suonato alla casa di fronte per chiedere una canna dell’acqua”. Nel frattempo, si erano fermate altre auto, richiamate dal boato e dal fuoco, ma la piccola folla sembrava paralizzata dalla paura: Dicevano di non andare, che sarebbe esplosa”, ha continuato, “poi ho visto Jacopo e mi sono deciso. In due secondi, insieme, abbiamo tirato fuori Giordano”.

Quando sono arrivati i vigili del fuoco, i carabinieri e le ambulanze l’auto di Giordano era ormai completamente carbonizzata. La prontezza di riflessi di Jacopo e Nicola ha salvato due vite: ancora pochi minuti e Giordano e Stefania non ce l’avrebbero mai fatta.

Ora sono ricoverati entrambi in ospedale. Stefania ha riportato un trauma alla schiena, ma le sue condizioni non sono gravi. Giordano è in terapia intensiva a causa di un forte trauma cranico, ma ha ripreso conoscenza ed è fuori pericolo.

“Avranno per sempre la mia riconoscenza”, ha detto Marino Lanfranchi, il padre di Giordano, “sono stati due eroi”.

 

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