Il 12 Settembre 1835, un giovane  naturalista mise piede sul più grande -e fino ad allora inesplorato- paradiso della biodiversità esistente. Un parco zoologico unico al mondo dove la natura regnava incontrastata e incontaminata. Il giovane naturalista scoprì una straordinaria varietà animale di specie di cui l’uomo ignorava l’esistenza e che, una volta conosciuta, servì al giovane per dare – per la prima volta nella storia dell’umanità – risposte concrete e plausibili sull’evoluzione biologica dell’uomo e sugli equilibri che regolano il mondo animale.

Il nome del giovane naturalista è ovviamente Charles Darwin e il proscenio della sua esplorazione le Galapagos, un  arcipelago di 14 isole vulcanica, adagiato a largo delle coste dell’Ecuador  nell’Oceano Pacifico.
178 anni dopo la meravigliosa scoperta dell’autore de “Le origini della Specie”, Google,  in collaborazione con la Direzione del Parco Nazionale delle Galapagos (Galapagos national parka directorate) e la Charles Darwin foundation, rende omaggio al suo genio e alla sua monumentale ricerca, mappando -anche in questa occasione, per la prima volta nella storia- le Galapagos.
Per farlo si avvale di uno strumento ormai noto, lo Street View, il servizio di Google Maps, occhio elettronico a 360 gradi che da anni ci fa scoprire vie, palazzi (e a volte bizzarre curiosità) delle città di tutto il mondo.
Questa volta però lo Street View non riprende cemento ma solo natura, animali e luoghi incontaminati, proprio come dovevano apparire al giovane Darwin 178 anni fa.

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E’ da poche settimane online  (il servizio è stato lanciato il 12 settembre)  l’incredibile viaggio virtuale, raccontato da foto panoramiche e da un breve documentario, di Trekker, lo speciale robot cui Google affida la mappatura anche dei luoghi più remoti. Il suo attento occhio accompagna l’internauta in uno straordinario viaggio alla scoperta della natura incontaminata. In  un luogo dove non sono le parole a descrivere la meraviglia della Natura e dove all’uomo si chiede solo di contemplarne la Magnificenza, tutelandola attraverso il rispetto.

In un post del Google blog team il racconto dei protagonisti di questa suggestiva esperienza, che hanno descritto con queste parole l’emozionante viaggio:

“Forse Darwin è stato il primo ad avvistare tra le acque l’Isola di San Cristobal, magari navigando esattamente dove ci siamo trovati noi con il trekker legato alla barca per osservare la ripida costa e le magnifiche fregate appollaiate sul paesaggio roccioso. Una volta arrivati a San Cristobal ci siamo fatti strada verso Galapaguera de Cerro Colorado, un centro d’allevamento che lavora per ripristinare la popolazione di tartarughe dell’isola, seriamente minacciata da altre specie. Con il trekker sulle spalle abbiamo camminato tra tartarughe giganti che sgranocchiavano foglie e tartarughine appena nate.”

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=NKG2qH8778U]

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