Dave Valle, ex giocatore di baseball professionista negli Stati Uniti, oggi è diventato uno dei maggiori esperti di microcredito a livello internazionale. Insieme alla moglie Victoria, Dave ha fondato una onlus che eroga microprestiti alle persone più indigenti di Repubblica Dominicana e Haiti per consentire loro di avviare piccole imprese commerciali e artigianali e uscire in modo definitivo dalla povertà.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Dave, che risiede a Bellevue (nello Stato di Washington, vicino a Seattle) insieme alla famiglia, era stato per la prima volta in Repubblica Dominicana con la moglie Victoria nel 1985, quand’era giocatore professionista. Entrambi rimasero piuttosto colpiti dal fatto che i ragazzini non si avvicinavano a Dave per chiedergli un autografo, ma cibo. Ogni volta che i bambini riuscivano a fare un pasto caldo, “avevamo risolto un bisogno immediato”, ha raccontato Dave .Ma non avevamo risolto il problema a lungo termine: dopo qualche ora, quei ragazzi avrebbero avuto fame di nuovo”.

Fu allora che Dave e Victoria decisero che un giorno sarebbero tornati con un progetto concreto ed efficace per aiutare le famiglie di Santo Domingo ad avere una vita dignitosa e autosufficiente. Terminata la carriera da professionista, Dave si è dedicato completamente al progetto, ma non voleva creare un ente di beneficenza, bensì trovare una soluzione a lungo termine e scelse la via del microcredito: “In tutti questi anni abbiamo capito che le cose date gratuitamente, non vengono tenute in grande considerazione. Il microcredito, invece, è un’occasione per migliorare una vita, è come un’ancora di salvezza”.

Micro1Quest’ancora si chiama “Esperanza” ed è una onlus, fondata nel 1995, che non fa beneficenza, ma presta piccole somme di denaro per aprire negozi e laboratori artigianali. Alle somme prestate viene applicato un interesse minimo e il prestito non è mai a fondo perduto, ma deve essere restituito. L’intuizione di Dave e Victoria è stata vincente e il progetto “Esperanza” ha avuto un impatto incredibile sulla vita di tante persone. “Spesso ci viene chiesto come selezioniamo chi può accedere ad un prestito e chi no”, ha detto Dave alla stampa statunitense. “E’ molto semplice: facciamo l’esatto opposto di ciò che farebbe una banca commerciale. Una banca commerciale ti dice che hai bisogno di garanzie. Noi no: più sei povero, meno garanzie puoi dare, più sei qualificato per il prestito. Più garanzie hai, meno sei qualificato”.

I microprestiti vengono dati a persone che sono abituate a vivere con 1-2 dollari al giorno, ma il 98% dei prestiti viene totalmente restituito. Dal 1995 ad oggi “Esperanza” ha erogato circa 38 milioni dollari in microcrediti e favorito la nascita di oltre 69.000 micro-imprese in Repubblica Dominicana e Haiti. L’associazione presta in media 200-220 dollari a persona, che vengono utilizzati per aprire negozi di generi alimentari a gestione famigliare e botteghe di sarti e artigiani. Attualmente “Esperanza” ha decine di uffici nei Caraibi e conta circa 16.000 debitori attivi, l’87% dei quali sono donne: “Riguardo alle donne”, ha dichiarato Dave, “il rischio che il prestito non venga rimborsato è nullo. Perché sono loro che, in famiglia, hanno la grande responsabilità di prendersi cura dei bambini e degli anziani. E non possono permettersi di fallire”.

Oltre al prestito personale, “Esperanza” eroga microcredito anche a piccoli gruppi di 20-30 persone, che si suddividono il rischio in parti uguali. Il gruppo ogni due settimane si riunisce per raccogliere le singole quote e rimborsare la rata ad “Esperanza” e funziona come una “micro-banca”: “Se un membro del gruppo non è in grado di pagare la sua quota, è il resto del gruppo che si impegna farlo al posto suo”, ha spiegato Dave. “Ma succede di rado, perché nel gruppo tutti aspirano ad estinguere il debito contratto. Quando si hanno poche cose a livello materiale, la cosa più importante che si possiede è il proprio nome e la propria reputazione. Ed questo è l’incentivo più grande a rimborsare il prestito“.

Inoltre, da qualche anno, “Esperanza” ha cominciato a concedere prestiti più consistenti – da 1.500 a 2.000 dollari – per l’apertura di scuole. La richiesta è partita dalle donne: dal momento che in questi paesi il sistema scolastico pubblico è carente, sono loro – tra le quali molte insegnanti – che hanno deciso di mettersi insieme per e dare un’istruzione al maggior numero possibile di bambini. Oggi stanno nascendo scuole in tutta la Repubblica Dominicana, alcune delle quali istruiscono centinaia di ragazzi e danno lavoro a decine di persone – insegnanti, bidelli e cuochi.

“Questo speciale programma di microcredito sta avendo un successo incredibile”, ha detto Dave, “perché l’istruzione dei bambini è il passo decisivo per uscire definitivamente dalla povertà. Anche chi vive con un solo dollaro al giorno è disposto a pagare una piccola quota per l’educazione dei figli, perché è consapevole dell’importanza di ricevere un’istruzione”. “In questi anni, abbiamo visto come il microcredito riesce a migliorare la vita delle donne”, ha aggiunto Victoria. “Io, personalmente, ho appreso da loro molto di più di ciò che avrei mai potuto dare a tutte queste donne”.

“Negli ultimi anni si parla moltissimo di microfinanza”, ha concluso Dave. “Ma se mi viene chiesto: funziona davvero? posso testimoniare in prima persona che funziona. Il circolo vizioso della povertà si spezza e le persone riescono ad uscire definitivamente dall’indigenza. Il sogno di “Esperanza” è andato oltre qualsiasi aspettativa: molto meglio di un fuoricampo davanti a 55.000 persone”.

 

Condividi su:
BuoneNotizie.it

BuoneNotizie.it

Dal 2001, BuoneNotizie.it raccoglie e pubblica notizie positive e costruttive per farti riscoprire il piacere di essere informati. Crea la tua dieta mediatica e scopri cos'è il giornalismo costruttivo.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici