Eccoci all’appuntamento del Lunedì con l’Amico Ottimista, pronti ad “accendere” di positività la nostra settimana. Oggi voglio proprio una “esplosione” di ottimismo! Ho pensato di trattare un tema che è un classico dell’“ottimismo realistico” ma che qui, su BuoneNotizie.it, non abbiamo ancora visto. Capiremo la formula altamente “infiammabile” di due elementi apparentemente opposti, ma che devono stare assieme nella mentalità dell'”ottimista realista”.

Lascia dunque che ti spieghi qual è la notizia B.O.M.B.A.

Ti dico subito a cosa si riferisce questa parola, che in realtà è un acrostico e va quindi letta in verticale, in modo che ogni lettera della B.O.M.B.A. diventi l’iniziale di una riga:

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Ok! Ora che sai qual è la notizia B.O.M.B.A. cerchiamo di capire quali sono i due elementi “esplosivi” e apparentemente opposti che scatenano l'”ottimismo realistico”. Il primo dei due è proprio l’ottimismo inteso come fiducia in se stessi, autostima, capacità di apprezzarsi e valorizzarsi e il secondo invece è l’autocritica intesa come capacità di trovare i propri difetti, sapere riconoscere i propri errori e farsi una critica costruttiva, ma severa e onesta.

Per molte persone ottimismo e autocritica sono due elementi opposti, perché pensano che essere ottimisti significhi trovare sempre il lato positivo delle cose, avere molta autostima e piacersi così come si è! Nulla di più sbagliato! Quello non è “ottimismo realistico”. Quello è ottimismo ingenuo, o peggio, autocompiacimento!

Al contrario però, molte persone pensano che essere autocritici significhi essere “spietati” con se stessi, trovarsi tutti i difetti, non essere mai soddisfatti e in definitiva essere realisti, nel senso di capaci di “guardare in faccia la realtà”!

Bene, come puoi immaginare c’è qualcosa di buono in tutte e due le posizioni ma la notizia B.O.M.B.A. è proprio che non si dovrebbe avere una sola di queste due, ma coltivarle entrambe contemporaneamente. E questo lo fanno in pochi!

In effetti è difficile apprezzarsi e criticarsi, valorizzarsi ma anche trovare i propri difetti, essere soddisfatti ma al tempo stesso volere di più. Eppure è proprio questa tensione che fa “accendere la miccia” del nostro sviluppo personale e che in sé rappresenta la formula esplosiva di cui parlavo all’inizio.

Come essere ottimista, quindi “positivo e indulgente” verso te stesso, ma anche realista e autocritico?

Devi saper distribuire i due elementi nel tempo: essere prima ottimista, subito dopo autocritico e infine nuovamente ottimista. E’ un movimento in 3 fasi:

  1. sono ottimista e sicuro che posso imparare praticamente qualsiasi cosa e ho autostima
  2. sono realista e vedo che attualmente (nel presente) ho comunque tanti limiti e “difetti”
  3. sono ottimista e penso che in futuro potrò migliorare e comincio a farlo da subito (nel presente)

Se sei solo ottimista finisci per restare quello che sei e non migliori perché ti accontenti di vedere il bicchiere mezzo pieno.

Se sei solo autocritico, finisci anche peggio, perché ti trovi tutti i difetti e non hai per nulla fiducia di poterli colmare, così inizi a lamentarti e vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto.

Se vuoi essere un “ottimista realista” devi vedere nel presente il bicchiere mezzo pieno ma sapere che paradossalmente questo è un limite o un difetto, perché tu meriti di avere il bicchiere completamente pieno!

A quel punto puoi iniziare un serio programma di miglioramento per il futuro, sapendo che puoi farcela! A cosa mi riferisco? A qualsiasi situazione o ambito di cui nel presente non sei abbastanza soddisfatto, che sia sentimentale, fisico, economico, relazionale o altro: non accontentarti ma datti da fare!

Vuoi sapere come si fa? Scopri i 21 segreti per iniziare bene il lunedì! Alla prossima settimana!

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Sebastiano Todero

Sebastiano Todero

Sebastiano Todero è un formatore e psicologo del lavoro, appassionato di molti temi sulla crescita personale. E' autore della rubrica Lunedì con l'Amico Ottimista su BuoneNotizie.it e del libro Un'Amico Ottimista.

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