L’arte di chiedere scusa, un’arte “in disuso”

 

Ben ritrovati e buon lunedì! Sono sicuro che sai cosa voglia dire chiedere scusa di qualcosa, e sono anche certo che avrai notato come poche persone siano propense a farlo!  Te ne parlo dal punto di vista dell’ottimismo, di cui sono esperto, perché la propensione a chiedere scusa è inversamente proporzionale al pessimismo, cioè più sei pessimista meno sei disposto a chiedere scusa.

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Naturalmente è vero anche il contrario: più sei ottimista più sei disposto a chiedere scusa. Come ripetiamo spesso negli articoli di BuoneNotizie.it, la comunicazione mediatica in cui siamo costantemente immersi è fatta di continue brutte notizie, di delitti, fallimenti, scontri… ed è evidente che questo contribuisca a creare un clima pessimistico, dove tutto sembra andare male!

Non che sia vero il contrario, ma diciamo che la visione dei media tradizionali è più orientata ad esaltare il peggio e minimizzare il “meglio”. E questo è un dato di fatto. Tuttavia questo non riguarda solo le notizie che vengono date, ma anche il modo di parlare e il tono dei discorsi. Sicuramente negli ultimi anni la tv e i giornali hanno diffuso uno stile linguistico a dir poco “aggressivo”, spesso volgare e tendenzialmente “muscolare”. Per “comunicazione muscolare” intendo dire un modo di parlare in cui si cerca di apparire più “forti” dell’interlocutore, non tanto per la saggezza o l’intelligenza delle argomentazioni, ma piuttosto per l’irruenza con cui le si esprime o addirittura per il volume con cui le si urla. Tutto questo fa sì che siamo immersi in un clima pessimo in cui gli argomenti sono pochi e negativi e le argomentazioni urlate e aggressive.

Cosa c’entra questo con il chiedere scusa? E’ evidente che chiedere scusa ci mette in una posizione di debolezza (almeno temporaneamente), nel senso che ammettiamo di aver commesso un errore. In realtà, chi è consapevole dei propri errori e ha l’educazione di chiedere scusa (nel momento in cui questi errori possono aver arrecato danno ad altri), non è affatto debole, anzi. E’ proprio questo il punto: in un clima di “comunicazione muscolare” si rischia di non essere per nulla apprezzati quando chiediamo scusa. In questo clima pessimo e di sfida costante, chiedere scusa appare qualcosa da “deboli” e quindi da non fare.

In ogni caso, la buona notizia è che chiedere scusa è da forti, mentre tentare di aver sempre ragione è da pessimisti perché significa che non si ha il coraggio di essere sinceri, pensando di apparire deboli.

Cosa ne pensi? Lascia il tuo commento… Alla prossima settimana!

Sebastiano Todero

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Sebastiano Todero

Sebastiano Todero

Sebastiano Todero è un formatore e psicologo del lavoro, appassionato di molti temi sulla crescita personale. E' autore della rubrica Lunedì con l'Amico Ottimista su BuoneNotizie.it e del libro Un'Amico Ottimista.

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5 Commenti

  • Andrea ha detto:

    Salve sono d’accordo con lei. Ammettere i propri errori non è da tutti. È da umili e da forti. Le racconto qualcosa di me: nella mia vita ho sempre fatto la vittima e mi sono tirato addosso i fastidi. Ovvero chi mi prendeva in mezzo non era santo, ma io mi ponevo male. Ultimamente su fb ho cercato un mio ex collega, con il quale tempo fa trovavo da dire, lui mi prendeva in mezzo e io a mio modo mi rivalevo su di lui. Capivo comunque che non era cattivo, ma solo c’erano state incomprensioni. Nella mia email su fb, io semplicemente e con le parole giuste, ho ammesso che mi ero posto male, senza comunque umiliarmi. Lui non ha mai risposto alla mia email. Affari suoi, il mio dovere l’ho fatto. Ma perchè non mi sento meglio? Cosa non va? Eppure ho fatto a modo!

  • Sebatiano Todero ha detto:

    Ciao Andrea

    Da come scrivi dimostri di aver capito lo spirito dell’articolo e mi fa piacere.

    Il fatto che tu abbia chiesto scusa al collega non lo obbliga a manifestare il suo apprezzamento ed è qui che viene il bello…
    Se valutiamo l’efficacia di un principio dal fatto che dia immediatamente dei benefici, rischiamo di mandare all’aria tutti i principi!!

    Queste cose uno le fa come “scelta di vita” e non per un ritorno immediato. Allora quando le fai continuamente dopo un po’ inevitabilmetne arrivano i risultati.

    Tu, per me, sei sulla strada giusta… va avanti così!

    Dott. Sebastiano Todero

  • Andrea ha detto:

    grazie del suo consiglio, può essere che quel tipo non ha avuto il mio stesso coraggio di mettersi in discussione e che il suo orgoglio lo abbia frenato? ovvero, io ho detto che mi assumevo la mie responsabilità, ma ho anche detto che non erano dei SANTI. io ho pagato per le mie cavolate e pure loro, io ho ammesso le mie mancanze, ma loro no, credo che questo mi ponga in una situazione di vantaggio, se non altro il mio dovere l’ho fatto. poi come mi ha suggerito un mio caro amico, se dovessi reincontrarlo e mi dovesse rompere le scatole “beh allora ti organizzerai, tutto qui!”. certe volte ci si mette dei problemi per cose che in realtà sono semplici fastidi. grazie del suo tempo.

  • Sebatiano Todero ha detto:

    Caro Andrea…
    nella parte finale del tuo ultimo commento hai introdotto un altro tema molto interessante che è quello del Pre-Occuparsi piuttosto che Occuparsi delle cose.
    Il tuo amico ti consiglia saggiamente di stare sereno e di occuparti delle cose quando servirà e non prima.

    Se noi stiamo li a pensare e “soffrire” per tutte le cose negative che potrebbero succedere in futuro… stiamo male in anticipo, per cose che in realtà magari nemmeno si ferificheranno e se non bastasse rischiamo pure di essere noi stessi a farle capitare con le nostre preoccupazioni da pessimisti.

    Non è facile trovare l’equilibrio tra viversi il presente e progettare il futuro ma l’Ottimismo Realistico è la chiave!!

    A presto
    Dott. Sebastiano Todero

  • Andrea ha detto:

    si ho capito. grazie. e inoltre dal suo discorso ho inteso che non è importante per quale motivo quel collega non ha risposto, ma semplicemente che io gli ho mandato l’email, facendo quello che si doveva fare, e che non sono responsabile del suo comportamento, magari sarà lui che se ne dovrà preoccupare. so che lei crede che le scuse si devono fare subito, ma certe volte non ci si riesce mi creda, certe volte prima il tempo deve rimettere di suo le cose a posto. grazie lei mi è stato di aiuto. buon tutto.