Carmine, quarantenne napoletano emigrato al nord in cerca di una vita migliore, a causa della crisi aveva perso il lavoro come metalmeccanico e, con esso, anche la casa. Durante il “Pranzo di Natale della solidarietà” organizzato dalla diocesi di Pordenone nella “Casa della Madonna Pellegrina”, ha chiesto di essere aiutato a trovare un posto di lavoro stabile, in modo poter ritornare a condurre una vita normale e dignitosa.

La sua storia e la sua accorata richiesta di lavoro e dignità hanno profondamente colpito e commosso don Fermo Querin (direttore della Casa) e i volontari di Caritas e San Vincenzo e sono diventate le protagoniste di un articolo apparso su “Il Messaggero Veneto” lo scorso 27 dicembre.

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Carmine – che ha chiesto espressamente di non rivelare il suo indirizzo, né di scattare o pubblicare sue foto – era rimasto senza un’occupazione e, di conseguenza, si era ritrovato a vivere in mezzo alla strada. I lavoretti saltuari non erano sufficienti a garantirgli una vita dignitosa, ma un conoscente gli aveva messo a disposizione un container con una stufetta per dormire e potersi scaldare. A parte questo, però, non gli restava più nulla, nemmeno i vestiti di ricambio.

“Vengo da Napoli, dove c’è mia madre. Sono salito al nord per lavoro e, mannaggia, l’azienda ha chiuso e sono andato in crisi. Sono metalmeccanico e ……………..

 

Continua a leggere questa storia su Shinynote.com in collaborazione con BuoneNotizie.it*

 

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Laura Pavesi

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