La bella storia che vi raccontiamo oggi è quella Massimo Lorusso, giovane milanese protagonista di una storia di coraggio, altruismo e tenacia.

Massimo è rimasto paralizzato, dal collo in giù, quando aveva solo 17 anni, a causa di un tuffo in mare. Ma, nonostante la paralisi, non si è mai arreso: dopo anni di fisioterapia, oggi è in grado di digitare sulla tastiera, attraverso la quale – via web – comunica con il mondo. E’ in grado di spostarsi in modo autonomo, riesce a prendere mezzi pubblici e treni e, attraverso la rete, sostiene anche coloro che sono affetti da epilessia, le famiglie con problemi di adattamento e i detenuti.

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Ma non è tutto: dal 2008, Massimo è presidente dalla “RSD Sorriso ONLUS”, un progetto che nasce dall’idea di cambiare il modo in cui vengono trattate le persone con disabilità. “Sono nato a San Giuliano Milanese”, racconta Massimo, “e sono vissuto nel quartiere Bovisasca fini all’età di 35 anni, un quartiere che ho fatto rimettere a nuovo grazie alla mia tenacia. Dal 2006 al 2011 ho vissuto in una struttura-lager per disabili ad Arluno. Dall’aprile 2011 vivo in una decente struttura per disabili a Milano. Ho imparato cosa significa la sofferenza e quali sono i bisogni reali di chi vive in condizioni simili alle mie. E’ arrivato il momento di dire BASTA all’idea di strutture-ghetti, dove le persone disabili vengono parcheggiate senza uno scopo nella vita”.

Il mio sogno“, spiega, “è quello di costruire una residenza a mo’ di cascina che preveda 30 camere singole, mansardate con travi a vista – quindi NON ospedalizzata – e che dia a tutti coloro che non hanno più assistenza da parte dei parenti l’opportunità di inserirsi nel mondo scolastico e lavorativo, garantendo cure specifiche, dignità e privacy. Chi vivrà nella RSD Sorriso potrà contare su una residenza familiare, piena di amore e cure mirate”.

La nuova residenza socio-sanitaria è diversa da tutte quelle esistenti, perché prevede camere singole per garantire privacy e reale dignità agli ospiti ed è finalizzata ad assicurare loro una vita indipendente. Grazie alla sua caparbietà, Massimo è riuscito a convincere 14 personaggi noti a dare il loro volto e la loro voce per realizzare 13 brevi spot da 30 secondi l’uno.

Per poter realizzare il suo sogno, Massimo ha bisogno di tutti noi: ha bisogno del nostro sostegno per poter continuare ad aiutare gli altri, perché “aiutare, aiutare, aiutare è la chiave che dà senso alla mia vita”.

RSD Sorriso Onlus

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Un Commento

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