Innovazione

Sportivi e muratori…. ecco gli indumenti anti-sudore

di 18 Agosto 2006Gennaio 5th, 2021No Comments

Ne sanno qualcosa gli sportivi e non solo della domenica, ma anche quei lavoratori costretti ad intense attività fisiche. Qualunque capo d’abbigliamento indossino, prima o poi, soprattutto quando si suda parecchio, anche se, robusto e pregiato, si scolora e si sfibra in pochissimo tempo.
E se questo è un problema relativo per chi non fa del suo abito una questione di look, diventa un disagio per chi, invece, sceglie con cura capi d’abbigliamento pregiati anche solo per fare sport, per non contare che per tutti vale sempre il fatto che la maglietta, o i pantaloni, o qualsiasi altro indumento, col tempo finisce per slabbrarsi e risultare antiestetico e spesso scomodo da indossarsi.
Ma oggi la soluzione a questi problemi potrebbe darcela la scienza e, in particolare, l’istituto di chimica e tecnologia dei polimeri (ICTP) del CNR con sede a Pozzuoli, Napoli, che ha messo a punto un nuovo e rivoluzionario tessuto di tipo cosmetico che rilascia, a contatto col sudore, delle sostanze emollienti, antibatteriche e termoregolatori della temperatura corporea, in grado di assorbire anche l’eccesso di traspirazione corporea sul tessuto stesso.
Vantaggi ci sarebbero anche nel campo dell’edilizia per tutti quei lavoratori che svolgono il loro lavoro ad alte temperature e sotto i raggi del sole. A spiegarcelo il prof. Cosimo Carfagna, direttore dell’Ictp-Cnr “gli abiti si surriscaldano facilmente, mentre questi materiali innovativi consentono di risparmiare energia. I percorsi di ricerca sono tre: mediante calore sensibile, con calore di reazione o con calore latente. Nel primo caso, utilizziamo l’acqua che è un ottimo volano termico contro gli sbalzi di temperatura; nel secondo sfruttiamo il calore esotermico, attraverso il processo di solubilizzazione del sale in acqua; nel caso del calore latente, infine, intervengono sostanze poste tra le fibre del tessuto o spalmate superficialmente, che abbassano la temperatura”.
La soluzione per il futuro è rappresentata, dunque, dai tessuti termoregolatori, ma quanto si dovrà aspettare per beneficiarne. Soltanto qualche anno, assicurano gli esperti, il tempo necessario per mettere a punto gli ultimi aggiustamenti.

Giuliano Marchese

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