Da oggi, 1° luglio, scatta il nuovo taglio delle tariffe di roaming: il tetto massimo per le telefonate effettuate da un altro Stato membro passa da 0,49 a 0,35 centesimi al minuto (Iva esclusa), mentre per quelle ricevute scende da 0,15 a 0,11. Questi nuovi tetti resteranno in vigore fino al 30 giugno 2012. E da oggi il limite massimo delle tariffe all’ingrosso per la trasmissione dati in roaming (tariffe applicate dagli operatori fra loro) scenderà da 80 centesimi a 50 centesimi per megabyte.

Inoltre, i consumatori e gli uomini d’affari in viaggio continueranno ad essere protetti contro il rischio di bollette “shock” per aver telecaricato dati in reti di telefonia mobile, visto che le bollette mensili relative al telecaricamento di dati sono limitate a 50 euro a meno che il cliente accetti esplicitamente altre condizioni.

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Da quando la Commissione Europea ha stabilito i tetti massimi i costi del roaming sono scesi, ma resta il problema dell’assenza di concorrenza nei servizi di roaming e i tetti fissati per le tariffe, anziché essere considerati come limiti massimi, sono usati dagli operatori della telefonia come tariffe vere e proprie.

E’ quindi necessario un nuovo intervento normativo che permetta di raggiungere durevolmente l’obiettivo definito Agenda digitale per l’Europa di azzerare – o quasi – entro il 2015, la differenza tra le tariffe di roaming e quelle nazionali. Questo obiettivo sarà raggiunto se la concorrenza sui mercati di telefonia mobile offrirà ai consumatori la possibilità di scegliere rapidamente e facilmente i servizi di roaming a prezzi identici o simili a quelli dei corrispondenti servizi nazionali offerti in concorrenza. La Commissione Europea annuncia che la settimana prossima presenterà una proposta in grado di offrire una soluzione a lungo termine ai problemi strutturali dei mercati dei servizi di roaming vocale, di testo e di dati.

“Questi nuovi massimali tariffari – ha dichiarato Neelie Kroes, vice-presidente della Commissione europea responsabile per l’Agenda digitale – ridurranno temporaneamente i prezzi al dettaglio per le chiamate vocali effettuate e ricevute mentre ci si trova in un altro Stato membro dell’UE, nel corso del prossimo anno. Occorre tuttavia affrontare i problemi legati al roaming alla radice, mediante una strategia strutturale di lunga durata. A tal fine la Commissione si accinge a presentare nuove proposte globali atte ad offrire soluzioni a lungo termine al problema fondamentale, ossia la mancanza di competitività sui mercati del roaming.”

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Valentina Corvino

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