Si chiama sindrome o stress da rientro e colpisce un italiano su dieci al ritorno dalle vacanze. I bei momenti trascorsi in quello che dovrebbe essere un periodo di relax, distensione e tranquillità, diventano il preludio di un periodo buio, dove irritabilità, mal di testa e calo di attenzione fanno da padroni. Ma evitare lo stress da rientro è fattibile, almeno secondo lo studio di Giandomenico Bagatin ed Erica Cossettini, psicologi psicoterapeuti e consiglieri dell’Ordine degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia. Sono due le regole fondamentali.

Prima Regola. Spogliarsi del pregiudizio che riposo e relax ricarichino le batterie in modo automatico. Per far sì che accada, occorre prima sistemare le situazioni in sospeso – anche identificando ciò che può essere rimandabile, come vi avevamo già raccontato – e  “imparare a chiudere gli affari irrisolti perché la benzina mentale viene consumata nel tentativo di raggiungere obiettivi, siano questi importanti (come grandi obiettivi lavorativi o affettivi oppure meno, come mettere a posto la cantina)” – spiega Bagatin  – “Ogni obiettivo consuma energia mentale, anche in ferie. Ma quando viene raggiunto pienamente, come per magia la mente si ricarica. È esperienza di tutti che dopo una grande soddisfazione, anche se fino a un attimo prima si era stanchi, ci si sente invece energici e propositivi”.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Seconda Regola. Non bisogna puntare tutto e solo sulle vacanze, ma trovare nella quotidianità la magia di una pausa, dei momenti piacevoli e di relax, tutti da godersi. “Momenti indispensabili nell’arco della giornata che ci permettono di ricaricarci, di ritrovare energia, di stare piacevolmente a goderci ambienti e pause ristoratori, anche se non ci sembrano necessariamente importanti. Vacanze, sonno, sport possono aiutare (e non sempre) l’allentamento, ma sono un’altra cosa – sottolinea Erica Cossettini. In pratica, bisogna imparare a portare a termine quello che ci si è prefissati il più possibile, per poi premiarsi vivendo ogni giorno dei momenti come se si fosse, come cantava Irene Grandi, “in vacanza da una vita”.

Leggi anche: Meditazione: funziona anche online

Sbagliando non si impara: la serendipità si raggiunge cambiando i motti quotidiani

Depressi per la crisi? Gli italiani si consolano andando in vacanza

Bimbi in vacanza: l’Italia è un Paese per piccoli

Condividi su:
BuoneNotizie.it

BuoneNotizie.it

Dal 2001, BuoneNotizie.it raccoglie e pubblica notizie positive e costruttive per farti riscoprire il piacere di essere informati. Crea la tua dieta mediatica e scopri cos'è il giornalismo costruttivo.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici