Italia: per molti, è il paese delle code, del tempo buttato via. Montagne di carta e un mostro cent’occhi chiamato burocrazia. Le critiche – in questo senso – si sprecano, delineando una situazione che sembra inamovibile. Eppure, una via d’uscita esiste. Si tratta di una strada già ampiamente battuta in altri paesi, cioè l’incremento e l’estensione del processo di digitalizzazione.

Digitalizzazione, sì: se ne era già ampiamente parlato tempo fa, quando la Svezia aveva iniziato a muovere passi concreti verso la riduzione della giornata lavorativa a 6 ore. In quell’occasione, molto giustamente, qualcuno aveva sottolineato il divario esistente tra un’Europa del nord e un’Europa del sud (Italia compresa) in cui la scarsa tecnologizzazione dei processi lavorativi, ostacola lo sviluppo di politiche realmente innovative.

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E pur si muove. Giusto per parafrasare Galileo, qualcosa sta cambiando, anche in Italia, soprattutto in certi ambiti. Nel mercato immobiliare, per esempio, Diego Caponigro (esperto di digitalizzazione e innovazione di processo di Real Estate) sta facendo passi da gigante. Tanto da arrivare a fondare Regold.it. il primo e-commerce di servizi avanzati per agenzie immobiliari. L’obiettivo? Consentire ai privati, alle agenzie e alle aziende, di risparmiare tempo e denaro, diventando completamente autonomi nella gestione del loro core business. Con, in più, conseguenze positive anche sullo snellimento della gestione delle pratiche burocratiche.

Un esempio che faccio sempre è quello della registrazione di un contratto di locazione: generalmente si rischia di perdere un’intera mattinata all’agenzia delle entrate, quindi perdere ore di lavoro e gravare sui costi aziendali. Con il digitale potresti ridurre nettamente i tempi e impiegarci, per esempio, 5 minuti ricavando anche una serie di vantaggi derivanti dal non doversi assumere alcuna  responsabilità in caso di sanzioni.”

Certo, nulla nasce dal nulla e vista la naturale diffidenza italiana verso l’e-commerce in generale, Regold ha mosso i primi passi con la dovuta cautela. Offrendo, all’inizio, principalmente tre tipi di servizi: visure ipotecarie catastali e camerali (per le quali, ai tempi, era necessario recarsi di persona presso gli uffici pubblici), un software per la gestione delle pratiche antiriciclaggio e un servizio di grafica e stampa di materiale pubblicitario. Cinque anni fa, d’altra parte, era questo ciò che mancava al mercato italiano. Poi le cose sono iniziate a cambiare, poco alla volta: in generale, l’e-commerce (questo sconosciuto!) ha iniziato a dissipare le perplessità dei clienti e ad allargarsi ai settori più disparati e anche le esigenze del mercato hanno cominciato a dilatarsi sempre più, abbracciando ambiti diversi. Tanto che Regold, ha pensato bene di alzare l’asticella e allargare il tiro, soprattutto nei campi della formazione e dell’informazione: un felice binomio che ha portato buoni frutti.

A dispetto delle difficoltà iniziali, infatti, (niente è più difficile che affermare qualcosa di nuovo) la realtà sta dando ragione a ciò che all’inizio poteva sembrare puramente pionieristico. Basta guardare il numeri: Regold, oggi, vanta più di 10.000 operatori e tra i quali ci sono le punte di diamante del settore immobiliare che, fra l’altro, hanno partecipato al Real Estate Awards, il premio alle eccellenze dell’immobiliare italiano. Da parte sua, RETV (Real Estate Television), la web tv dedicata agli agenti immobiliari, nata nel 2015, registra già oltre 40.000 visualizzazioni.

E non basta. Avevamo parlato di formazione e informazione… esigenze a cui rispondono sia i numerosi webinar(seminari via web) offerti da Regold, sia un avveniristico Osservatorio Immobiliare Digitale: un centro studi allargato che offre report e  statistiche sull’andamento del mercato immobiliare. Il servizio, attivo da un paio di mesi, offrirà presto anche report su aste e locazioni nazionali. ‘Niente di nuovo sul fronte occidentale’, potrebbe forse dire qualcuno, citando servizi analoghi. Anche in questo senso, però, Regold buca le aspettative: i dati offerti dall’Osservatorio di Caponigro, infatti, non vengono aggiornati ogni 6 mesi (come capita altrove), ma in tempo reale. Stare al passo con i tempi, d’altra parte, è l’unico modo per essere sempre davvero innovativi.

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