Quello del network marketing e del multi level marketing è un discorso che tende a dividere i più. Sono in molti a parlarne e di fatto – come tutti i fenomeni che hanno una forte rilevanza nel contesto attuale – se da un lato il pensiero corre alla possibilità di guadagni importanti, dall’altro alcuni miti vanno sfatati, in primis il fatto che nel multi level marketing guadagnino solo i primi e che sia necessario essere abili venditori. Nulla di tutto ciò è vero, innanzitutto perché nel nostro Paese è vietata ogni forma di organizzazione piramidale, in secondo luogo perché non è necessario rompere le scatole a tutti per vendere. Bastano 2 o 3 persone valide per raggiungere risultati eccellenti.

Per esempio, Stefania Lo Gatto – col network marketing – ha di fatto rivoluzionato la sua vita professionale, arrivando a condividere il palco con Richard Branson (il fondatore di Virgin) e costruendo un’attività ramificata in 72 paesi, con un team di 45mila persone.

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Al di là dei clichés e dei facili crucifige in cui è possibile cadere, secondo Stefania Logatto, il network marketing è qualcosa che esiste dalla notte dei tempi. “In fondo da sempre facciamo network marketing – spiega – se ci piace una pizzeria la consigliamo agli amici, portiamo nuovi clienti. E lo stesso principio è alla base anche di questa professione, una sorta di concetto di duplicazione basato sul passaparola”.

Ma come è possibile, quindi, distinguere all’interno del grande calderone del network marketing ciò che è fregatura da ciò che non lo è ? Secondo la Lo Gatto, che attualmente è Diamond Director di “Jeunesse Global” – azienda di network marketing che vanta un fatturato di 1,4 miliardi di dollari e opera nella distribuzione e nella vendita di prodotti a base di cellule staminali– l’importante, è evitare di improvvisarsi e mettersi a studiare di buzzo buono: “Sono volata a Las Vegas per imparare come si diventa professionisti – racconta – Oggi per fortuna ci sono anche manuali on line, mentre quando io ho iniziato non esistevano”.

Nel settore, Stefania Lo Gatto è partita da zero, cercando di reinventarsi sullo sfondo di un mercato del lavoro cambiato, dopo la fine del suo matrimonio. Mamma di tre figli, la Lo Gatto si è rimboccata le maniche, non solo rispolverando le sue competenze (parla quattro lingue ed è laureata in Business Communication all’American International University di Los Angeles), ma acquisendone anche di nuove. La sua è una storia che riflette un trend all’ordine del giorno negli ultimi anni. Sono in molti infatti, ad avere affrontato la crisi – e il conseguente crollo di equilibri consolidati – scavandosi una nuova nicchia e ricominciare da capo.

Considerato in questa prospettiva, il network marketing può senz’altro rappresentare un’opportunità… a patto, però, che lo si consideri cum grano salis. “Il network marketing ti garantisce un reddito passivo a vita – sottolinea la Lo Gatto – certo bisogna affidarsi a un’azienda seria, che lancia sempre prodotti innovativi e di qualità”.

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RedazioneBuoneNotizie

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3 Commenti

  • Paolo ha detto:

    Jeunesse Global fattura 1,4 miliardi di dollari!!????

  • Simo ha detto:

    Si

  • Fregnacce ha detto:

    si, anche io fatturo 1.4 miliardi di dollari guarda… finche’ non devo pubblicare un bilancio certificato da nessuna parte posso portare I numeri che voglio! numeri che fanno girare la testa, direbbe l’ingegner Cane