Salute & Benessere

Cellule staminali e distrofia: un altro importante passo

di 3 Febbraio 2004No Comments

Prenderà il via in queste settimane la prima fase di un progetto di sperimentazione in ambito di cellule staminali che coinvolgerà un gruppo di bambini tra i due e i dieci anni, affetti da distrofia di Duchenne. La medicina oggi non è ancora in grado di rispondere alla domanda se curare la malattia con le cellule staminali sia un sogno o una reale concreta prospettiva. Ma il direttore dell’Istituto di Clinica Neurologica dell’Ospedale Maggiore di Milano, Nereo Bresolin, afferma che “questa sperimentazione può sicuramente farci intravedere nuove strategie terapeutiche in grado di orientarci verso risposte definitive”.
In sostanza, il gruppo di lavoro dell’ospedale ha messo a punto una metodica capace di isolare cellule staminali a partire dal muscolo distrofico, allo scopo di utilizzarle nello stesso paziente donatore. L’avvio concreto del progetto è stato ora reso possibile dall’autorizzazione, giunta nel novembre scorso, da parte dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma e del Comitato Etico dell’Ospedale.
Nelle fasi iniziali si verificherà soprattutto l'”innocuità” delle cellule staminali che, una volta isolate, prima di essere utilizzate, saranno sottoposte a controlli di sterilità. Le cellule verranno quindi iniettate direttamente in un muscolo della mano per valutare l’eventuale insorgenza di infiammazione o altri effetti indesiderati. Tale valutazione avverrà nell’arco di un anno, in modo da escludere anche anomalie di crescita indotte dal trattamento per valutare eventuali miglioramenti nella forza muscolare.
Siamo quindi di fronte ad un altro passo necessario ad aprire la strada e a verificare l’efficacia della possibilità strategica dell’utilizzo di cellule staminali nell’ambito delle malattie muscolari.

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Silvio Malvolti

Silvio Malvolti

Ho fondato BuoneNotizie.it nel 2001 con il desiderio di ispirare le persone attraverso la visione di un mondo migliore. Nel 2004 ho costituito l'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, che oggi gestisce questa testata: una sfida vinta e pluripremiata.

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