Salute & Benessere

FUMO, INVIGORE DIVIETO IN LOCALI APERTI AL PUBBLICO

di 16 Gennaio 2005No Comments

Tra polemiche degli esercenti, protesta degli utenti fumatori e approvazione dei non fumatori, la Legge anti fumo, fortemente voluta dal Ministro della Salute, Girolamo Sirchia, è entrata in vigore, come previsto alla data stabilita del 10 Gennaio 2005.

In pratica, la nuova Legge vieta di fumare in tutti i luoghi chiusi pubblici e privati, aperti a utenti e pubblico, in tutti i locali dove non sono previste zone separate dal resto del locale, munite di aspiratori d’aria e recintate da muri sui 4 lati.

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La Legge ha l’obiettivo di combattere il fumo passivo, carico di molte sostanze tossiche e causa dell’insorgenza di tumori, specialmente ai polmoni.

Con questa Legge si vogliono difendere soprattutto le fasce più deboli della popolazione, donne incinte e bambini.

D’ora in avanti si potrà fumare solo in luoghi aperti o nella propria abitazione e, inoltre, in luoghi con impianti di riciclo d’aria.

Non è più consentito, dunque, accendere la sigaretta in bar, ristoranti e alberghi, banche, supermercati, centri commerciali, agriturismi, discoteche, palestre, sale bingo e videogiochi, studi professionali, parrucchieri ed estetisti, studi di assicurazioni, agenzie immobiliari, imprese artigiane e commerciali, circoli privati, etc.

Il divieto vigeva già negli ospedali, Scuole, Uffici Pubblici, cinema, stazioni, aereoporti e mezzi di trasporto pubblici.

In tutti i locali e luoghi aperti al pubblico dovrà essere esposto in bella evidenza il cartello di divieto di fumare, cartello con barra rossa e con indicato il nome della persona incaricata di far rispettare la Legge antifumo.

I trasgressori rischiano multe da vanno da 27,5 a 275 Euro. Le sanzioni raddoppiano se la violazione avviene in presenza di donne incinte e bambini sotto i 12 anni. Nei pubblici esercizi (bar, ristoranti, discoteche) chi non fa rispettare i divieti e non denuncia il cliente trasgressore rischia sanzioni da 220 a 2.200 euro (aumentano della metà se ci sono donne incinte e bambini), fino alla sospensione e ritiro della licenza.

Proteste sono arrivate dai gestori dei locali pubblici che chiedono la modifica della norma e hanno presentato persino ricorso al Tar.

Ma il Ministro Sirchia è irremovile, bisogna tutelare le persone più deboli come donne e bambini e rispettare i diritti di chi non fuma.

La multa viene emessa da carabinieri, polizia, vigili urbani, ed anche i clienti possono segnalare l’infrazione.

Problemi potrebbe sorgere, secondo i proprietari dei locali, al momento di far rispettare la Legge, giacché, nei locali aperti al pubblico, come ristoranti, bar, banche, etc. è il titolare o un delegato a controllare chi fuma. E’, però, competenza delle forze dell’ordine dare le multe.

La situazione, dopo l’entrata in vigore della Legge anti fumo, è che la stragrande maggioranza dei locali aperti al pubblico non ha messo a regola nessuno spazio per i fumatori. A Cagliari, ad esempio, ed altri centri della Sardegna, nessuno dei locali commerciali, ristoranti, bar, alberghi, etc. si è dotato di impianto di riciclo. Troppa spesa per attrezzare la struttura commerciale a norma di legge – affermano molti commercianti – L’unica soluzione, a questo punto, è recarsi ai locali soliti, mangiare, bere, chiacchierare ma rigorosamente con la sigaretta spenta. Chi proprio non potrà fare a meno di fumare una bionda, dovrà uscire in strada a farlo.

Città come Roma e Milano, invece, hanno reso pubblico l’elenco dei locali che hanno al loro interno uno spazio attrezzato a norma di legge per i fumatori.

Il Ministro della salute, Gerolamo Sirchia, in una circolare esplicativa, emanata nei giorni scorsi, ricorda, tra l’altro, che – il fumo di tabacco è la più importante causa di morte prematura prevenibile in Italia e rappresenta uno dei più gravi problemi di sanità pubblica a livello mondiale. Di qui l’importanza strategica del rispetto delle norme di divieto –

Lo stesso Ministro, intanto, ha attivato anche il numero verde 800571661 al quale è possibile rivolgersi per parlare con medici e operatori e richiedere informazioni sul modo corretto di interpretare e applicare la Legge.

Il numero sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17.

Da canto suo, la Lega italiana per la lotta contro i tumori ha potenziato la linea verde Sos fumo che risponde al numero 800998877.

Un numero verde anche per l’Istituto Superiore di Sanità, 800554088, fornisce informazioni su come fare per smettere di fumare e dove rivolgersi.

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Rosy Ciulu

Rosy Ciulu

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